18-01-2024 ore 10:20 | Politica - Roma
di Rebecca Ronchi

Lavoro pubblico, a 30 anni dalla prima riforma. Stefania Bonaldi sulle prospettive future

Il convegno organizzato dalla Cgil nazionale a Roma ha consentito di fare il punto a 30 anni dalla prima riforma del lavoro pubblico e guardare al futuro. Stefania Bonaldi, della segreteria nazionale del Partito democratico alle prossime europee, ha accompagnato la segretaria Elly Schlein: “è stata l’occasione per una riflessione a tutto campo sulla pubblica amministrazione, sulle fasi storiche attraversate, in cui, alternativamente, si è investito e disinvestito sul pubblico impiego”.

 

Motore di sviluppo

“Dopo la pandemia e la crisi, la risposta data col Pnrr, che per la prima volta in Europa ha legato politiche di sviluppo e riduzione delle diseguaglianze, è un grande salto culturale. Perché la pubblica amministrazione sia effettivamente un soggetto attivo e un motore di sviluppo occorre tornare a scommettere su questo importante asset ed irrorarlo di risorse adeguate, individuando il fabbisogno occupazionale necessario, investendo su un piano di assunzioni conseguente, lavorando su innovazione e digitalizzazione e riorganizzazione del lavoro, puntando su nuove professionalità e talenti, restituendo dignità e attrattività al pubblico impiego”.

 

Prospettive future

Secondo Stefania Bonaldi è necessario sia “potenziata la formazione e la riqualificazione professionale, ridefinendo una organizzazione interna che offra prospettive di crescita, riformando il sistema di valutazione e anche la dirigenza pubblica. Tantissime sfide aperte e decisive e molte proposte sulle quali come Partito democratico stiamo lavorando: le pubbliche amministrazioni sono il braccio operativo dello Stato ma erogano anche servizi pubblici locali, sanità, istruzione, sicurezza, welfare. Renderle migliori significa garantire il bene comune con più equità e più diritti sociali per tutti”.

1516