18-01-2022 ore 15:30 | Politica - Bruxelles
di Claudia Cerioli

Salini: 'bisogna procedere con una lenta decarbonizzazione e con combustibili verdi'

“Serve una strategia europea industriale e dei trasporti per non passare da una parziale dipendenza dell’Ue dal gas russo ad una quasi completa dipendenza dalle batterie cinesi. La messa al bando dei motori a combustione interna dal 2035 equivale infatti a puntare tutto sull’auto elettrica, consegnando di fatto la filiera europea dell’automotive alla dipendenza dalla Cina, che produce l’80 per cento delle batterie mondiali. Anche dando il massimo sostegno ai progetti delle nuove giga factory europee, secondo stime della Commissione, arriveremmo nel 2035 a coprire in modo autonomo solo il 7 per cento del fabbisogno Ue di batterie. L’abbandono dei combustibili fossili e la decarbonizzazione devono avvenire in modo graduale, accompagnando la transizione verde e valutando progressivamente l’impatto dei target sulle imprese”. Lo dichiara l’eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano Salini, intervenuto in Commissione Tran al dibattito sul pacchetto Fit-for-55 con il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans.

 

‘Investimenti sui combustibili verdi’

“Come Partito Popolare Europeo - spiega Salini, relatore Ppe dei regolamenti sugli standard di Co2 per le auto nuove e sulle infrastrutture dei combustibili alternativi - proponiamo di procedere secondo il principio di neutralità tecnologica, includendo nel pacchetto climatico anche gli investimenti nei combustibili alternativi. Chiediamo che venga adottato un approccio "life cycle", che tenga conto delle emissioni Co2 dell'intero ciclo di vita del veicolo, facendo nel 2028 una valutazione di impatto intermedia per decidere il mix energetico più adatto e rivedere tempi e modi dell’eventuale stop ai motori a combustione interna”.

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