18-01-2016 ore 20:22 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Scuola di Cielle, la Regione pretende il milione di euro. Bonaldi: “Maroni si rende complice di una truffa”

“Il Comune di Crema e la Fondazione Charis sono obbligati in via solidale alla restituzione delle somme oggetto del finanziamento regionale”. Firmato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. Il sindaco Stefania Bonaldi, poco dopo le 19 di oggi, durante il Consiglio comunale, ha letto la nota regionale in un clima di tensione crescente, nell'assoluto silenzio della sala consiliare.

 

Lungo silenzio

“Bontà sua – ha aggiunto il sindaco di Crema - Maroni ha finalmente risposto alla lettera del 14 aprile dello scorso anno, reiterata con cadenze mensili, oggetto di una mozione approvata unitariamente e ad una serie di azioni ufficiali rimaste senza riscontro”. Ad aggravare la situazione, secondo il sindaco, questo passaggio della missiva regionale: “Qualora il Comune di Crema riconosca per iscritto l'indebito, Regione potrebbe concedere una rateizzazione del pagamento”. A questo punto Stefania Bonaldi ha voluto esprimere un commento a caldo: “il presidente Maroni, sono convinta non conosca minimamente la situazione che riguarda Crema, si rende complice di un ricatto al Comune di Crema”.

 

Contraddizioni

“Credo che questa proposta sia irricevibile, perché ci viene chiesto di riconoscere per iscritto l'indebito, significa che ci viene richiesto di contraddire esattamente quello che questo Consiglio comunale ha dichiarato all'unanimità poco meno di due mesi fa”. Ora la parola passerà ai membri del consiglio comunale: il documento verrà posto all'attenzione dei consiglieri, che torneranno ad esprimersi in materia.

 

Gli accordi

“La mia idea – ha sottolineato Stefania Bonaldi – non è cambiata. Noi questo milione non lo dobbiamo dare”. Non solo l'assessore Aprea aveva dichiarato che non sarebbero stati richiesti denari al Comune, ma con la Regione, ha ribadito il sindaco, era stato concordato che il Comune di Crema si sarebbe insinuato nella liquidazione del cantiere dell'ex Fondazione Charis, con la disposizione che nel caso si fosse insinuata la Regione, sarebbe caduta quella del Comune.

 

I crediti ufficiali

“Nel momento in cui regione Lombardia s'insinua in questa liquidazione, dichiara testualmente, parole dell'Avvocatura regionale, che Regione Lombardia è creditrice nei confronti della Fondazione Charis, escludendo quindi in toto, in quel documento ufficiale, di essere creditrice nei confronti del Comune. Quindi ritengo che questa nota pervenuta sia scritta con grandissima superficialità, sia una nota contraddittoria, provocatoria, ricattatoria”.

 

La complicità

“Ho già mandato questa nota ai tre consiglieri regionali e da tutti e tre avevo ricevuto garanzie perché si sarebbero attivati per ottenere un incontro, ma in questi due mesi non è mai stato possibile ottenere un incontro. Vorrei avere l'opportunità di spiegare direttamente a Maroni, perché a mio avviso si rende complice di una truffa e di un ricatto i cui termini non sono da lui direttamente conosciuti”.

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