17-12-2017 ore 12:53 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Bilancio, il sindaco Stefania Bonaldi sostiene la riforma del federalismo fiscale

Presentato in consiglio comunale, il bilancio 2018 del comune di Crema offre spunti interessanti. Come sottolineato dal sindaco Stefania Bonaldi “mentre negli anni della crisi la regola del patto di stabilità ha rappresentato un limite notevole agli investimenti pubblici, la scelta dello sblocco dei limiti decisa a livello centrale ha creato le condizioni per sostenere le amministrazioni locali in qualche politica di investimento pubblico un poco più significativa. Per il 2018 permane tuttavia una situazione contingente di sofferenza per i bilanci comunali per quanto riguarda la spesa corrente”. La causa? “Il rinnovo contrattuale dei dipendenti, la progressione degli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità e la pressione della perequazione sulla parte delle regole”.

 

Trasferimenti iniqui

Particolarmente interessante questo passaggio del sindaco: “Le tariffe nel 2018 resteranno invariate”. Sono le stesse dal 2015, quando venne ritoccata l’Irpef. I trasferimenti erariali, invece “sono fortemente iniqui. I criteri del fabbisogno standard non sono ancora stati adottati. Crema, comune virtuoso, è fortemente penalizzata, con trasferimenti molto più bassi rispetto ad altri comuni di analoghe dimensioni”.


Riforma del federalismo fiscale

Un esempio? “Confrontando Comuni di circa 35 mila abitanti, lo Stato trasferisce a Crema 57 euro ad abitante, a Canicattì (in una regione a statuto speciale) 68 euro, a Vibo Valentia 158 euro ad abitante, a Nola 122 euro, ad Osimo 93 euro, a Cisterna di Latina 197 euro e a Piombino 141 euro ad abitante”. Per il sindaco “un dato sul quale riflettere anche per una riforma del federalismo fiscale. Il principio di solidarietà tra territori non è in discussione, ma esistono profonde diseguaglianze. La distribuzione dovrebbe essere ancorata a criteri di virtuosità”. In allegato la relazione integrale.

 

 

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