17-12-2015 ore 12:41 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Movimento 5 Stelle Cremasco contro “la folle operazione” di acquisizione del 51% di LGH da parte di A2A

Secondo il Movimento 5 Stelle Cremasco l'acquisizione di A2A del 51% di LGH è “un'operazione folle” ed ora “i nodi vengono al pettine: riteniamo molto gravi e preoccupanti le notizie di questi giorni relative alle anomalie rilevate nell'inceneritore di Cremona e speriamo che le indagini possano fare chiarezza e accertare le responsabilità specifiche”.

 

Ambientalisti travestiti”

Secondo i Cinque stelle cremaschi “le responsabilità politiche sono già chiarissime: i sindaci del Pd rispondono ad un disegno politico nazionale, che vuole togliere ai cittadini il controllo dei servizi fondamentali, per darlo in pasto a poche multilutility in tutto il paese. Il Pd, da Galimberti a Bonaldi, si traveste da ambientalista quando si tratta di prendere voti, mentre poi rivela il suo vero volto: consegna ad A2A l'inceneritore di Cremona, senza alcuna gara ovviamente, A2A che fa dell'incenerimento un suo asset strategico e quindi non lo chiuderà per decenni”.

 

I debiti di Aem

“È emerso chiaramente che il sindaco di Cremona appoggia questa operazione, per salvare la propria indebitatissima partecipata Aem. Ma perché Crema dovrebbe seguire Cremona? Cosa viene in tasca ai Cremaschi, se non uno stop sicuro alle politiche ambientali in materia di rifiuti a Brescia la differenziata è solo al 40%? Questa settimana la Bonaldi porterà in Consiglio la delibera di Giunta che dà il via libera a questa scellerata operazione, mentre giacciono non discusse 2 mozioni sul tema".

 

Scoprire le carte

"A questo punto ogni forza politica dovrà finalmente scoprire le proprie carte e assumersi le responsabilità, soprattutto davanti a cittadini. Il M5S Cremasco - rappresentato in Consiglio da Alex Boldi e Christian Di Feo - ricorda ancora una volta al sindaco Bonaldi che è suo dovere rappresentare i cittadini di Crema, i loro interessi e difendere la loro salute, non pensare agli affari di bottega e alle poltrone di quelli del Pd”.

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