Ammontano a oltre 10 milioni di euro le risorse provenienti dai fondi Pnrr a disposizione dei comuni cremaschi per migliorare i servizi digitali. Entro il 2026 le misure dovranno tradursi in servizi digitali rapidi ed efficienti “capaci di migliorare la vita dei cremaschi”. Tra gli obiettivi cui i fondi sono vincolati si annovera l'abilitazione al cloud per gli enti locali, l'attivazione di servizi pubblici online mediante l'adozione di modelli collaudati, l'implementazione dell'identità digitale, il consolidamento di PagoPa e app Io, la creazione di un'infrastruttura unica che permetterà alla pubblica amministrazione di notificare atti amministrativi a valore legale e l'istituzione di una piattaforma nazionale dati, alla quale potranno attingere i vari enti. Queste le novità illustrate in conferenza stampa da Consorzio.it, la società dei comuni cui è demandato il compito di “offrire supporto concreto nella realizzazione di questi obiettivi”. Come ha spiegato l'amministratore delegato Bruno Garatti “Il Pnrr anche dal punto di vista della digitalizzazione è un'opportunità. Le infrastrutture informatiche devono evolvere tenendo conto delle peculiarità territoriali”. L'intento non è “solo quello di raggiungere gli obiettivi già declinati, ma sviluppare innovativi modelli organizzativi che a tendere possano autosostenersi”.
Le innovazioni
A dare le dimensioni della sfida che l'Italia e anche i comuni del Cremasco sono chiamati a giocare in questo tempo ci ha pensato il manager di Consorzio.it Cristian Lusardi. “All'Italia sono destinati il 38 per cento dei fondi veicolati attraverso il Next generation Eu (oltre 230 miliardi). Di questi 40.7 miliardi sono dedicati alla digitalizzazione, cui si aggiungono altri fondi legati alla digitalizzazione in altri ambiti per un totale di 59 miliardi. Al Cremasco spettano complessivamente 11.038.976 euro, di cui 2 milioni e 630 mila euro destinati all'abilitazione al cloud, 427 mila euro per la piattaforma nazionale dati, 3 milioni e mezzo per l'attivazione di servizi pubblici online, quasi un milione per l'adozione della piattaforma Pagopa e app Io, oltre 500 mila euro per l'adozione dell'identità digitale e 954 mila euro per la piattaforma notifiche digitali.
Digitalizzare per semplificare
Come ha spiegato Lusardi “il nostro intervento funge da supporto o realizzazione delle attività per i comuni. L'obiettivo non è digitalizzare per levare il contatto umano, ma digitalizzare per semplificare, per rendere migliore la qualità del servizio e la vita dei cremaschi”. Il Cremasco – ha evidenziato Garatti “mostra da questo punto di vista un terreno fertile, anche se non mancheranno eventi di carattere formativo in particolare rivolte a quei target di popolazione poco inclini agli strumenti digitali”. Anche secondo il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi “il tema della digitalizzazione è fondamentale per aprire le porte alla modernità, per accorciare le distanze, per sburocratizzare il paese. Ora che i fondi ci sono, è il tempo della concretizzazione, tenendo a mente la necessità per alcuni target di un'attività di alfabetizzazione per garantire coesione sociale, affinché la digitalizzazione sia davvero sinonimo di semplificazione. Per tutti”.