17-10-2015 ore 10:53 | Politica - Roma
di Angelo Tagliani

Uffici Postali. Chiusura Ombriano, Franco Bordo: “inaccettabile l'atteggiamento del Governo. Crema ricorra al Tar”

Ieri mattina nell'Aula della Camera dei Deputati il Sottosegretario Giacomelli ha risposto all'interpellanza urgente presentata da Franco Bordo in merito al piano di chiusure di Poste Italiane che vede coinvolto anche l'ufficio postale di Ombriano. Il Governo ha fatto sapere che nel nuovo contratto di servizio che sarà stilato con Poste Italiane verrà rovesciato il principio che vedeva come prioritaria la riduzione dei costi, dato che la capillarità della presenza degli uffici e dei servizi da loro erogati vengono considerati un asse strategico e fondamentale dell'azienda di cui lo Stato Italiano è proprietario e del quale rimarrà azionista di controllo anche dopo il collocamento di parte del capitale sul mercato finanziario.

 

Sensibilità e valutazione

Come spiega Bordo, “Giacomelli ha sostenuto che le chiusure di uffici dovranno essere fatte esclusivamente come extrema ratio e che la valutazione dell'importanza di un ufficio dovrà essere svolta tenendo conto del contesto territoriale complessivo in cui questo ufficio si trova, sensibilità e valutazione che per stessa ammissione del Governo non sono state messe in campo nel recente piano di chiusure e riduzione di servizi da parte di Poste Italiane.

 

Due pesi e due misure

“Questo impegno del Governo – spiega il deputato cremasco - è senz'altro una novità , che rende evidente come il lavoro di pressione politico-istituzionale guidato da SeL può incidere per un'inversione di tendenza rispetto al percorso sin qui imboccato dall'AD di Poste Ing. Caio. È però complessivamente inaccettabile l'atteggiamento del Governo, che se da un lato pone questa nuova sensibilità per il comportamento futuro, dall'altro asserisce che per le chiusure già decise questi nuovi criteri non saranno applicati, adottando due pesi e due misure all'insegna del 'chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto' che suona inaccettabile per chi si vede sottratti i servizi”.

 

Utili e privatizzazioni

Secondo Bordo “appare ancora più chiaro, dopo questa dichiarazione del Governo, che l'attuale Piano Industriale di Poste Italiane è indirizzato al solo ed unico scopo di valorizzare gli utili della Società tramite la privatizzazione di una parte significativa dell'Azienda con la quotazione in Borsa in corso. La nostra azione ha prodotto un nuovo approccio, speriamo positivo per il futuro, sulla cui applicazione reale vigileremo, ma Governo e Poste Italiane lasciano insoluto il problema attuale della chiusura degli uffici postali, tra cui quello di Ombriano”.