17-10-2014 ore 15:10 | Politica - Crema
di Paolo Carelli

Crema. Si è spento Camillo Lucchi, storico esponente della Democrazia Cristiana e decano dei consiglieri comunali

Si è spento all'età di 92 anni Camillo Lucchi, storico esponente della Democrazia Cristiana e decano dei consiglieri comunali. Medico di base conosciuto e stimato in città, fu anche consigliere regionale e all'inizio degli anni '90 ricoprì l'incarico di presidente degli Istituti di ricovero.

 

La Fuci e l'Azione Cattolica

Nato il 10 luglio 1922, Lucchi cominciò la sua attività civica durante il periodo degli studi; nel 1942, in pieno fascismo, fu tra i fondatori del gruppo cremasco della Fuci, la Federazione degli studenti universitari cattolici, di cui fu reggente insieme a Maria Crotti. Antifascista convinto, non scese mai a compromessi con il regime e proseguì l'impegno pubblico nelle file dell'Azione Cattolica.

 

Capogruppo della Dc negli anni '50

Eletto in consiglio comunale negli anni '50, divenne subito capogruppo della Dc, legandosi alla corrente di destra di Amintore Fanfani, prima e Arnaldo Forlani, poi. Nel 1980, fu candidato in Regione Lombardia nel collegio provinciale di Cremona, risultando eletto e ricoprendo il ruolo di vice presidente del consiglio regionale.

 

La presidenza "gratuita" degli Istituti di ricovero

Dal '91 al '94, fu per un breve periodo presidente degli Istituti di ricovero cittadini (l'attuale Fondazione Benefattori Cremaschi e la casa di riposo di via Zurla), svolgendo il mandato senza percepire alcuna indennità.

 

L'onorificenza papale

Abbandonata la politica attiva, si ritirò a vita privata; le ultime apparizioni pubbliche nel 2012, quando si spese per sostenere la candidatura di Antonio Agazzi alle primarie del centrodestra per l'elezione del sindaco, contro Renato Ancorotti e Maurizio Borghetti ed il 10 giugno 2014 quando, in occasione della festività di San Pantaleone, il vescovo Oscar Cantoni gli consegnò, nella sua abitazione di via Carrera dove viveva con la moglie Carla, l'onorificenza papale Croce pro Ecclesia et Pontifice conferita da Papa Francesco, per aver “trascorso l'intera sua esistenza a servizio del bene comune, nei tenti compiti istituzionali che l'hanno coinvolta e in cui si è lodevolmente dedicato”.

 

Il ricordo di Antonio Agazzi

Tra i primi a ricordarne la figura, Antonio Agazzi, che non ha nai nascosto il debito politico e umano nei confronti del decano dei consiglieri comunali. “Ha una sola colpa – commenta – e cioè quella di avermi contagiato con il suo limpido servizio al bene comune e di avermi guadagnato all'impegno politico amministrativo. Non è facile in questo mondo così competitivo trovare degli amici veri. Pur con una differenza di età così evidente, Camillo per me è l'amicizia vera che mi lascia. C'è sempre stato nei miei momenti fondamentali”.

 

La camera ardente

Domani verrà allestita la camera ardente nella sala dei Ricevimenti di palazzo comunale, in modo da consentire ai tanti cremaschi che l'hanno conosciuto e stimato, di portare l'ultimo saluto. Lunedì 20 ottobre alle ore 10.30 si terrà il funerale in Duomo, quindi la salma verrà tumulata nel cimitero di San Bernardino.

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