Oggi sono state sottoscritte le intese con le province e la città metropolitana (triennio 2024-2026) per le funzioni regionali che la regione Lombardia conferisce loro. L'obiettivo è "valorizzarne ruoli e competenze". Le materie delegate riguardano protezione civile, vigilanza ittico-venatoria (con esclusione della Provincia di Sondrio, titolare della funzione), turismo, cultura (con esclusione della Città Metropolitana), politiche sociali-registro unico nazionale del terzo settore, servizi portuali di Cremona e Mantova, funzioni ambientali, governo del territorio, trasporti. Sono comprese le funzioni in materia di servizi per il lavoro - centri per l’impiego e collocamento mirato dei disabili, opere pubbliche e rete escursionistica della Lombardia e le attività d’interesse regionale, tra le quali: disabilità ed eliminazione barriere architettoniche e sperimentazione in tema di riscossione dell’imposta provinciale di trascrizione per gli autoveicoli.
Budget di 58 milioni di euro
Come ha spiegato l’assessore Sertori, “le intese hanno un valore complessivo, per il triennio 2024-2026, pari a 58 milioni di euro. Sono così confermate le funzioni già conferite dalla regione alle province prima della 'Riforma Delrio' che ne aveva invece ridotto competenze e dotazioni”. Regione Lombardia ha definito regole e contenuti dei rapporti istituzionali con province e città metropolitana, che costituiscono veri e propri centri di competenze, professionalità e strutture amministrative per la gestione dei territori. La Lombardia è ora pronta a dare attuazione alle riforme nazionali sull’autonomia differenziata, di recente approvazione e sulla revisione degli impianti istituzionali e delle competenze di province e città metropolitane”.
Gli ambiti strategici
"L’intesa quadro prevede modalità di raccordo costanti su 13 ambiti strategici". Tra questi ci sono: sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, famiglia, solidarietà sociale e disabilità, governo del territorio, sicurezza, sistema dei parchi, infrastrutture e opere pubbliche, trasporti e mobilità sostenibile, sviluppo economico, turismo, cultura e grandi eventi sportivi. Non mancano riferimenti anche a istruzione e politiche per il lavoro, nonché alla trasformazione digitale.