17-07-2024 ore 07:47 | Politica - Lombardia
di Elena De Maestri

Lombardia, scontro sulla politica abitativa: 'oltre 22 mila case sfitte, servono investimenti'

Botta e risposta tra il gruppo regionale del partito democratico e l’assessore alla casa e housing sociale Paolo Franco. Secondo Franco “sono quasi sei mila gli alloggi di Aler in fase di assegnazione o ristrutturazione. Dei circa 13.571 alloggi Aler che il Pd denuncia come ‘sfitti’, gli altri sono dei comuni, in realtà 5.778 sono già in fase di assegnazione o lo saranno a breve, una volta terminata la ristrutturazione programmata”.

 

Obiettivi stringenti da raggiungere’

“Occorre proseguire convintamente nella riqualificazione delle case popolari e nelle conseguenti assegnazioni ai cittadini che ne hanno diritto in base alle graduatorie. Ho posto alle Aler degli obiettivi stringenti da raggiungere, mettendo a disposizione le risorse necessarie: per la missione Lombardia, ovvero il piano regionale per le politiche dell’abitare, sono in campo 1,5 miliardi per interventi che abbracciano la cura del patrimonio, la ristrutturazione degli immobili, l’efficientamento del sistema delle assegnazioni, il welfare abitativo, la rigenerazione urbana e l’housing sociale”.

 

Il fallimento di Fontana’

La pensa in tutt’altro modo Matteo Piloni, consigliere regionale del Partito democratico: “Gli alloggi sfitti nella provincia di Cremona sono 1301. È la prova del fallimento della giunta Fontana: 546 alloggi vuoti nel 2022, 729 nel 2023. Alloggi sfitti che non risultano oggetto di nessun finanziamento in provincia di Cremona. A questi si devono aggiungere 200 alloggi liberi (erano 219 nel 2022), 58 alloggi in ristrutturazione (erano 100 nel 2022), mentre quelli resi liberi nei primi mesi del 2023 sono 182. Solo 109 sono gli alloggi sfitti recuperati, mentre 23 quelli messi in vendita, per un totale complessivo del patrimonio abitativo di Aler di 1301 alloggi vuoti”.

 

Oltre 20 mila alloggi sfitti

“I freddi dati tracciano un quadro a dir poco preoccupante. Nel 2023 gli alloggi sfitti di Aler in Lombardia sono pari a 22.496. Quelli liberati solo nel 2023 sono 3.556, una cifra che non si discosta molto da quella del 2022 che, secondo quanto si poteva ricavare dal Programma regionale di sviluppo sostenibile (Prss), era pari a 3.996. Una cifra che fa prevedere uno scenario fosco per i prossimi anni. Se infatti calcoliamo un aumento medio annuo di 3500 alloggi vuoti e lo moltiplichiamo per i prossimi quattro anni arriviamo nel 2027 a 14 mila, che sommati ai 22.496 già liberi nel 2023 fa 36.496”.

 

Proposta di legge

“I dati provano che la politica abitativa della regione non funziona e la legge di assegnazione degli alloggi è completamente inadeguata. In autunno presenteremo una proposta di legge sui servizi abitativi pubblici e privati convenzionati. Per dare risposta al fabbisogno abitativo e alla necessità di un mix sociale è necessario rendere semplice e veloce la procedura di assegnazione degli alloggi. Viste le scarse risorse pubbliche, inoltre, è necessario che le case destinate alle persone con redditi bassi, inferiori ai 16 mila euro l’anno (Sap) siano ristrutturate dal pubblico. Il resto degli alloggi può essere assegnato in stato di fatto. In questo quadro la regione si deve fare promotrice di un accordo con aziende, sindacati e banche per destinare 5000 alloggi vuoti Aler all’anno nello stato di fatto. L’accordo dovrebbe prevedere l’assegnazione gratuita degli alloggi, da parte di Aler e comuni, fino al completamento dei lavori di ristrutturazione. Per fare questo le banche dovrebbero concedere mutui per la ristrutturazione: le rate sarebbero dedotte direttamente dallo stipendio dei lavoratori, con la garanzia delle aziende”.

 

Disabilità

“Non solo”, continua Piloni: “bisogna dare risposta alle famiglie con componenti con disabilità gravissima con bandi specifici per l’assegnazione di alloggi adeguati e anche nello stato di fatto finalizzato a loro. Quanto alle case sul mercato libero bisogna trovare il giusto equilibrio tra le legittime esigenze di guadagno da affitto del privato e la calmierazione dei canoni per le famiglie, proponendo un canone ridotto, con le giuste garanzie di pagamento al privato e garanzie per l’eventuale sloggio per morosità colpevole. Serve una trasparenza che oggi manca completamente.  Ogni Aler lombarda deve inserire nei prossimi bilanci come mancata entrata i dati riguardanti il numero di alloggi sfitti, box e immobili commerciali vuoti e i relativi costi di mantenimento, quali Imu e riscaldamento”.

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