Paolo Nicardi esce dal gruppo consiliare Cremalab, dove rivestiva la carica di capo gruppo. “Quanti di noi in questi due anni hanno pensato di dimettersi? Io sì, e so di non essere l'unico”, ha commentato, “ho passato mesi di disagio ed è vero che ero convinto che dimettermi fosse la soluzione giusta, ma col passare del tempo ho capito che sarebbe stato sbagliato. Restare è importante, è un dovere verso chi mi ha votato”.
La questione Montessori
“Mi è spiaciuto per chi si è dimesso, perché abbiamo perso delle competenze fondamentali sulla sostenibilità e sull'attenzione all'ambiente con Bassi, avremmo avuto una fitta rete di relazioni quotidiane con i quartieri e con i commercianti con Gramignoli, per fare degli esempi, erano da includere e non da escludere da tutte le scelte. E ora penso che se fossero rimasti ad oggi si poteva creare un contesto differente. La recente situazione che si è creata con il Montessori, la scelta di chiudere una classe, è stata chiarificatrice. Da sei anni frequento con i figli quella scuola, sono parte dell'associazione Amici del Montessori, che fa grandi progetti all'interno di questa, in aiuto al comune. Era fin da subito per me chiaro che potevo essere un elemento utile e strategico nelle relazioni, essendo pure in questa maggioranza. Ho segnalato più volte che c'era un grosso problema di comunicazione, di relazioni tese, che una scelta così forte e discutibile non poteva essere calata dall'alto verso il basso, ma necessitava di un'ampia condivisione con tutti gli attori in campo. Purtroppo, parole al vento, parole nel vento. Per capirlo si è dovuti arrivare a far sì che i genitori raccogliessero 120 firme in un giorno. Creandosi così una situazione di maggior tensione e di minor fiducia tra amministrazione e genitori”.
Più coesione e coraggio
“A questo punto io mi chiedo: "che senso ha essere un consigliere di maggioranza?" "Qual è il senso e quali sono i motivi e le ragioni che ci hanno spinto a candidarci per essere poi eletti?" Siamo 8 consiglieri provenienti da liste civiche e 7 di partito, maggioranza civica, e questo civismo deve rappresentarsi non solo quando serve durante il periodo delle elezioni, ma deve continuamente portare il proprio contributo. Serve più capacità e coraggio di esprimere il proprio pensiero, di sostenere il collega nell'esprimere il proprio pensiero. È sufficiente parlare con la gente al di fuori del proprio giro per capire che è il momento di osare di più e di accelerare. Sono passati già due anni, non si può andare avanti così e temporeggiare andando lenti. Si deve creare una azione corale, ed è fondamentale riprendendo in mano il programma elettorale, concentrandoci sugli aspetti prioritari della città, mettendoci non una marcia ma due in più”.
Addio Cremalab
“Pensare che il sociale è un investimento e non un costo sul bilancio, Iniziare a parlare di ambiente e ad avere una visione più ampia, del resto è un capitolo fondamentale da oggi e in futuro, esiste una area Omogenea utilizziamola, Di ragionare che lo sport non sia solo a pagamento ma anche gratuito, Che il turismo continua a crescere ma in città non c'è un bagno pubblico e non se ne parla nemmeno. Che gli impianti sportivi hanno bisogno di manutenzione, Che le case popolari hanno bisogno di manutenzione. Per esempio".
Gruppo autonomo
"Ora è evidente conclude Nicardi - che la mia posizione non può continuare a stare all'interno di una lista che ha molti pensieri differenti dai miei e spero che a fronte di questo mio gesto ci sia un positivo effetto stimolante in quest'aula, che possa portare più coraggio nell'esprimersi, più consapevolezza, che mancano tre anni e siamo qui ora a fare la differenza, non domani o dopodomani ma siamo qui ora. Quindi chiedo di verbalizzare da questo momento la mia uscita dal gruppo consiliare Cremalab e costituire un gruppo autonomo dal nome Ora!, come espressamente previsto dall'articolo 7 del regolamento del consiglio comunale. E continuerò a dare il mio contributo concreto con spirito propositivo, e costruttivo, con maggiore libertà espressiva e maggiore forza”.