Emergenza abitativa e tema dell’abitare. Questi sono stati gli argomenti trattati oggi, giovedì 17 aprile, presso la sala Ricevimenti del comune di Crema, con l’incontro Cara Casa a cura del gruppo regionale del Partito Democratico. La conferenza ha visto gli interventi di Irene Tinagli, europarlamentare e presidente della commissione speciale del parlamento per la crisi abitativa, Matteo Piloni, consigliere regionale e Cinzia Fontana, vicesindaco di Crema con delega al Pgt, all’edilizia privata e al patrimonio. I giovani, l’aumento dei costi delle abitazioni, il caro affitto e tante altre riflessioni sono emerse durante l’incontro, con un occhio anche alla situazione nel territorio del cremasco.
Il lavoro fatto a Crema e nel cremasco
Come spiegato dalla vicesindaco, la tematica è da tempo affrontata dal comune di Crema e viene messa sempre di più in discussione: “vogliamo concentrarci sul tema della casa partendo dalle nostre realtà. Co progettazione, piano di zona, mediazione abitativa, tavolo dell’abitare, oltre a queste azioni, stiamo affrontato la situazione con un focus specifico anche all’interno della variante del Pgt”. Fontana ha evidenziato l’emergere di bisogni e target diversi: “dobbiamo avere risposte diversificate e integrate tra i vari assessorati, comune, territorio e tutte le realtà associative. Ammetto che in questa situazione i comuni sono lasciati soli in un clima normativo di grande confusione, urge un investimento importante nei confronti dei comuni, solo in città abbiamo circa 50 alloggi sfitti. Inoltre, a Crema siamo stati tra i primi in Lombardia a sperimentare l’housing sociale. Infine, abbiamo anche la questione del libero mercato: abbiamo una notevole quantità di abitazioni non locate. Se non c’è un impegno forte da parte dei governi nazionali e dalle regioni, tutto ciò rischia di essere a carico dei singoli comuni”.
Dal parlamento europeo
L’europarlamentare Tinagli ha portato la sua esperienza a Bruxelles: “credo che l’Unione Europea debba occuparsi del tema dell’abitare. Avere una commissione speciale all’interno del parlamento europeo è per me importante. Al suo interno analizziamo, studiamo e raccogliamo dati per capire cosa manca, cosa funziona e cosa servirebbe. Bisogna coinvolgere tutti gli attori che, nel corso degli anni, hanno cercato di fornire soluzioni”. Tinagli ha spiegato che con il suo lavoro in commissione vuole “dare una risposta a dei bisogni specifici di famiglie, coppie e giovani studenti che non ce la fanno più”, per lei “l’impennata dei prezzi post Covid 19 non ha corrisposto un aumento dei salari”, mettendo sempre più in difficoltà la classe media. “Dobbiamo trovare gli strumenti giusti per affrontare tutte queste problematiche, con un ragionamento ampio, per capire tutti i bisogni e le differenti situazioni”, ha concluso.
Dialogo tra istituzioni e territorio
Per Piloni, inquadrare il tema della casa nella città e nel territorio “è assolutamente fondamentale, per questo ringrazio Cinzia Fontana per lavoro fatto”. Il consigliere dem ha sottolineato come la presenza di Irene Tinagli rappresentati un’occasione preziosa per inquadrare il tema della casa in una visione più ampia, più europea: “l’obiettivo è creare un dialogo aperto tra istituzioni, cittadini e territorio sul diritto all’abitare. Credo ci siano dei temi su cui si debba ragionare, tra cui quello del canone concordato: uno strumento che potrebbe agevolare il rapporto tra il pubblico e il privato. Non è facile portare avanti questo tema, ma il momento è ora”. L’incontro si è concluso con le testimonianze concrete di realtà cremasche che hanno progettualità attive sul tema della casa e dell’emergenza abitativa.