17-04-2022 ore 20:28 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Crema. Le richieste di Anffas ai candidati sindaco 'perché la città sia più inclusiva'

Intervenire con risorse proprie per consentire l'erogazione della Misura B2 (destinata a persone con disabilità grave e in condizioni di non autosufficienza) a tutte le famiglie richiedenti che ne abbiano diritto e per assicurare una parificazione dei costi dei centri estivi per le famiglie di persone con disabilità, che ogni anno si trovano a sostenere una spesa esagerata. Queste sono solo due delle richieste formulate da Anffas Crema ai candidati sindaco per una città inclusiva. Completano il quadro la richiesta di finanziamento del progetto di vita oltre le unità d'offerta riconosciute ed una profonda preoccupazione per il Saap di plesso. I temi sono stati illustrati ai candidati sindaco che hanno desiderato incontrare l'associazione in questi mesi, “nella convinzione – spiegano da Anffas – che l'inclusione delle persone con disabilità si possa realizzare solo grazie ad una forte sinergia tra associazioni ed istituzioni. Restiamo disponibili ad un confronto aperto con quanti vogliano conoscerci e ringraziamo quanti hanno voluto parlare con noi”.

 

Vita indipendente e inclusione scolastica

Il tema prioritario resta quello della vita indipendente, con le diverse progettualità avviate dall'associazione per offrire una soluzione concreta all'annosa questione del Dopo di noi. “ Ad oggi il Comune interviene a finanziare attività previste nell’ambito del progetto personalizzato quando rientrano nelle unità d’offerta standard, spesso considerando le sole risorse regionali messe a disposizione. In base a quanto previsto dall’articolo 14 della legge 328/2000 chiediamo una maggiore flessibilità all’ente locale affinché sostenga anche attività che rientrano nelle unità d’offerta sperimentali con un più ampio riconoscimento del budget di progetto per una migliore realizzazione del progetto di vita di ciascuno”. Quanto al tema dell'inclusione scolastica, l'associazione non nasconde “una certa preoccupazione per il Saap di plesso”. Attivata in alcuni istituti scolastici cittadini, “questa figura non garantisce la continuità di cui le persone con disabilità necessitano. Le priva di quel “ponte” necessario tra una scuola di ordine o grado differente e l’altra. In definitiva, incide negativamente sul loro benessere. Pensiamo sia necessaria una revisione del Servizio di assistenza per l’autonomia personale, ma non è questa la modalità corretta. Prima di tutto, bisogna tutelare e garantire il benessere di ogni persona”.

 

Anffas oggi

Oggi Anffas risponde ai bisogni di quasi 270 famiglie tra minori ed adulti. Sono attivi due centri socio educativi (Villette e Santo Stefano), una comunità sociosanitaria, un servizio diurno alternativo, una piscina idroterapica, un polo di neuropsichiatria infantile e per l’età evolutiva, un servizio educativo ed uno intensivo, il progetto Zoom rivolto ad adolescenti, uno sportello Sai per accoglienza ed informazione, progetti per la vita indipendente. Con la Riforma del Terzo settore, Anffas si è sdoppiata: oggi all’attività di promozione sociale portata avanti dall’Aps presieduta da Daniela Martinenghi, si affianca quella di gestione del patrimonio e dei servizi che fa capo alla Fondazione Alba Anffas Crema, presieduta da Paolo Marchesi. L'assocazione fa parte del comitato Crema zero barriere, della rete CremAutismo e della Rete regionale lombarda per l'autismo.

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