17-03-2022 ore 20:03 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Elezioni. Paolo Losco: 'Crema deve ripartire dalla cura delle persone e dell'ambiente'

“Inclusiva, realmente inclusiva, non solo per i diritti civili. E poi verde, nel senso più allargato ed innovativo del termine. Infine, partecipata, capace di parlare a quelle (tante) persone che hanno perso fiducia nelle istituzioni, di farle sentire parte di una città, protagoniste dei processi decisionali”. È questa secondo Paolo Losco, candidato sindaco per Sinistra unita, la città di domani: “Crema deve ripartire dalla cura dell'ambiente e delle persone”. Per questo “c'è bisogno di Sinistra”. Una sinistra che, diversamente da quanto avviene a livello nazionale, alle prossime elezioni amministrative si presenta unita. La candidatura di Losco ha ottenuto il consenso di Articolo uno, diversi civici, Rifondazione comunista, Sinistra italiana. “Ho sempre avuto una visione d'insieme non comune”. Nella sua vita ha unito la musica, l'arte, la politica, il bisogno di sentirsi utile. Lo raccontano le tele, in casa sua. I giradischi intonano la passione per De André, le chitarre ricordano quello che per anni è stato un secondo lavoro: “mi occupo di comunicazione sociale, ma dentro sono un musicista”.

 

Progressismo

Chiacchiera senza fatica per delineare un progetto “contrario ad un mondo che ha perso la logica: oggi le ricchezze sono concentrate nelle mani di pochi. Ai cambiamenti climatici non si danno risposte reali, si trovano soluzioni in base al profitto. Abbiamo bisogno di un modello economico che sia a misura delle persone. Il modello consumistico non è più sostenibile: serve un'alternativa. A sinistra”. Corre da solo, con il suo gruppo. Non sostiene Fabio Bergamaschi, il candidato sindaco di centrosinistra perché “ci piacerebbe capire cosa è rimasto di sinistra nel centrosinistra. Stimo Bergamaschi, ma il progressismo non si fa solo parlando di diritti civili, bisogna agire anche sul versante dell'ambiente e dei diritti sociali”.

 

Valorizzare i quartieri

Bisogna valorizzare i quartieri: “c'è senso di isolamento: i quartieri non sono cosa altra rispetto alla città. Perché non fare iniziative culturali e commerciali anche lì? Perché non proporre mercati specifici per rendere i quartieri maggiormente vivibili? Servono interventi integrati tra i vari assessorati”. Necessari anche per “dare risposte all'attuale situazione in cui destano le case popolari: valorizzarle significa valorizzare un patrimonio pubblico”. Bisognerà anche affrontare “con le parti sociali il tema della formazione e della questione di genere: dobbiamo tornare a parlare. Non può essere una continua lotta tra chi vuole sempre di più e chi chiede semplicemente diritti”.

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