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ultimo aggiornamento ore 09:42
“Da 12 mesi le minoranze chiedono le dimissioni della signora Elisa Marinoni, rappresentante del Comune di Crema, in quota alla maggioranza di centrosinistra, nel consiglio di amministrazione della Fondazione San Domenico. Da 12 mesi – spiega Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il Cittadino - la signora Elisa Marinoni non accenna a effettuare un passo indietro; solo oggi la mozione relativa andrà in trattazione, nel contesto di un Consiglio Comunale riunito in adunanza segreta, in ossequio alla tanto proclamata e solo proclamata trasparenza”.
Il recente passato
“Nella scorsa tornata amministrativa – aggiunge Agazzi - il centrosinistra ebbe modo di trattare in adunanza pubblica casi inerenti persone alla guida di Società Partecipate dal Comune di Crema, ciò a dimostrazione del fatto che c’è chi si riempie la bocca di trasparenza ma la mette poco in pratica e chi magari ne parla di meno ma la attua”. Il riferimento di Agazzi è al sindaco Stefania Bonaldi, della quale cita il discorso d’insediamento del 21 maggio 2012, secondo il quale “il talento è un patrimonio collettivo e la raccomandazione un crimine sociale”.
L’accattivante strategia comunicativa
Oggi, tuttavia –prosegue Agazzi - la maggioranza può ancora dimostrare alla città che le affermazioni del sindaco non sono state solo figlie di un’accattivante strategia comunicativa, non sono state solo propaganda, ma sono e continuano a essere principi e valori attorno ai quali il centro-sinistra si ritrova davvero. In che modo? Approvando la mozione a firma Zanibelli, Patrini e Agazzi che chiede alla signora Elisa Marinoni le dimissioni dall’incarico, per aver incuneato elementi di palese conflitto d’interesse – saggiamente neutralizzati per tempo ma non meno gravi per questo fatto - nella selezione del direttore artistico della Fondazione San Domenico”.
