17-01-2022 ore 15:28 | Politica - Crema
di Claudia Cerioli

'Migliorare i servizi e le strutture sanitarie del cremasco'. I sindaci si confrontano

È convocata per giovedì 20 gennaio, alle 17.30 la riunione dei sindaci dell’area omogenea cremasca, presieduta da Aldo Casorati (sindaco di Casaletto Ceredano). Il tema centrale sarà la ‘sanità territoriale’. Saranno invitati anche i consiglieri regionali. “In questi anni di pandemia - spiega Casorati - si è compresa ancora di più la necessità di incrementare e migliorare la medicina di comunità. Questo per alleggerire il lavoro dell’ospedale e per dare risposte più puntuali ai bisogni dei cittadini. Ritorniamo sull’argomento perché in quest’epoca e in quella che verrà subito dopo l’emergenza da Covid 19 è fondamentale avere le strutture necessarie per far partire, in città, i percorsi legati alla sanità locale. Dalla regione non abbiamo ottenuto nulla fino ad ora. Dobbiamo per questo far sentire ancora di più la nostra voce, con l’aiuto anche dei consiglieri regionali (Piloni, Lena e Degli Angeli ndr)”.

 

‘Impegni non mantenuti’

“L’ex tribunale - prosegue Casorati- era ed è un ottimo candidato per i progetti sopra citati. Perché la regione non l’ha contemplato? Il governatore Fontana, in visita, durante la prima ondata, al centro vaccinale cittadino, a Cremona e durante la conviviale al Rotary aveva preso degli impegni che sono stati disattesi. Abbiamo bussato più volte in Regione, ma non ci è stato detto nulla. Oltre alla struttura destinata alla medicina territoriale (ospedale e casa di comunità) c’è anche un’altra questione che la Lombardia deve risolvere: gli spazi della neuro psichiatria infantile che ora sono dislocati lontano dall’ospedale”.

 

‘Ex misericordia infattibile’

Alcuni hanno proposto di dialogare con la Fondazione benefattori cremaschi per una riqualifica completa dell’area ex Misericordia. “È infattibile - sostiene Casorati - è una struttura troppo obsoleta, in centro città, con pochi parcheggi. Inoltre servirebbero troppi soldi per poterla rimettere in sesto e utilizzarla secondo gli standard moderni. La regione poi sostiene e investe solo in strutture di sua proprietà o comunali già esistenti. A questo punto se la giunta Fontana boccia il tribunale, chiediamo che si impegni per trovare un’altra soluzione, fosse anche la costruzione di un edificio dedicato alla medicina territoriale”. L’importante è che qualcosa si concretizzi.

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