“Intendo candidarmi alle regionali 2023 per portare avanti il lavoro fatto in questi anni”. Il consigliere regionale dem Matteo Piloni lo ha annunciato questa mattina, spiegando di aver provato in questo periodo “ad accorciare le distanze tra il territorio e l'ente regionale. A far sentire che la regione c'è e può fare la differenza nella vita dei cittadini. Ho dialogato con tutti: i comuni, i sindaci, gli imprenditori, gli amministratori in generale, senza steccati ideologici. Ho un'appartenenza politica chiara, di cui vado fiero. Perché far parte di un partito significa partecipare, cercando di dare la massima disponibilità. L'ho fatto in questi anni, o almeno ci ho provato. Spero di esserci riuscito”. La legislatura in via di conclusione è stata segnata dalla pandemia: “il lavoro da fare oggi è tanto, i problemi sono più di prima. Certo, potrò affrontarli con la consapevolezza della strada fatta fino a qui”. Oltre i valori del centrosinistra “ci sono le cose da fare e i problemi da risolvere. In ogni ambito, dall'ambiente alla mobilità fino alla sanità con l'intento di consegnare ai più giovani un mondo migliore: con più verde, con trasporti che funzionano, con una sanità pubblica forte”.
'L'occasione di cambiare'
Il centrosinistra “aprendo al dialogo” deve costruire “una valida alternativa”. Le regionali del 2023 “rappresentano l'opportunità per i lombardi di cambiare. E credo che il cambiamento, dopo 27 anni di centrodestra, sia positivo”. Sul nome del candidato di centrosinistra: “non può essere Moratti, anche se la sua scelta rappresenta un malessere del centrodestra. Credo si debba interloquire, mettere da parte i personalismi per fare insieme due passi avanti. Servono alleanze e generosità. Per cambiare bisogna fare così”. Le voci si rincorrono e vedono in lizza per la candidatura a presidente della regione Pierfrancesco Majorino. Oppure resta (l'ultima) carta delle primarie.