“Intendo ricandidarmi per portare avanti il lavoro fatto in questi anni”. Il consigliere regionale del Partito democratico Matteo Piloni spiega di aver cercato "di accorciare le distanze tra il nostro territorio e la regione, di far comprendere quanto anche questo ente potesse incidere concretamente sulla qualità della vita dei cittadini cremaschi e della provincia di Cremona. Ho dialogato con sindaci, cittadini, imprenditori, amministratori, senza steccati ideologici, semplicemente portando con me l'idealità del partito che rappresento”. L'impegno è stato trasversale: “dalla sanità, all'ambiente fino ai trasporti per provare a fare le cose, a costruire un domani migliore”.
'Costruire un'alternativa'
La legislatura che sta volgendo al termine “è stata segnata dalla pandemia, ora il lavoro da fare è tanto e serve farlo costruendo un'alternativa credibile alla destra. Serve farlo per cambiare”. In queste ore si rincorrono le ipotesi sul nome del centrosinistra alle regionali: “non credo possa essere quello di Letizia Moratti. Sicuramente la sua posizione è sinonimo di un malessere del centrodestra e da questo punto di vista può aprirsi un dialogo. Serve che faccia un passo indietro, per fare tutti insieme due passi avanti”. Le voci si rincorrono e vedono in lizza per la candidatura a presidente della regione Pierfrancesco Majorino oppure resta (l'ultima) carta delle primarie.