16-08-2024 ore 19:14 | Politica - Crema
di Angelo Piccolo

Ponte di via Cadorna. Per Simone Beretta si tratta di 'pressappochismo amministrativo'

Continua il botta e risposta tra il consigliere comunale di Italia Viva, Simone Beretta e il sindaco di Crema, Fabio Bergamaschi, relativo all questione del ponte di via Cadorna. Dopo la decisione di Beretta di appellarsi alla Corte dei conti per avere delle risposte, il primo cittadino aveva risposto promettendo a settembre “la ricerca di un reale confronto politico”. 

 

‘Un problema della città’

Nel pomeriggio odierno, però, il consigliere di minoranza ha voluto controbattere, definendo Bergamaschi “preoccupato dalla vicenda. Come può essere diversamente se quello che sarebbe costato con il primo progetto circa 780.000 euro, oggi potrebbe costare già tre volte tanto. Fino all'altro ieri il problema del ponte è solo appartenuto alla goffaggine amministrativa del sindaco e della sua giunta. Ora Bergamaschi lo svende come un problema la cui soluzione apparterrebbe alla città e ai gruppi consiliari".

 

La differenza dei progetti

“Si sono modificati i progetti ma non i progettisti, sono gli stessi che elaborarono il primo progetto, evidentemente sbagliato, e messo a gara. Si elaborò un secondo progetto, presentato in pompa magna sette mesi fa nei quartieri e anche questo finito, per ora, nel limbo e necessitante di ulteriori valutazioni tecniche con relativi ‘ritocchi’. Di fatto un terzo progetto. Ci ha fatto passare da un appalto aggiudicato senza chiusura totale del ponte a un secondo progetto che prevedeva la chiusura totale del ponte per un anno, il tutto senza prendere da subito in considerazione la proposta di un ponte provvisorio”.

 

‘Pressappochismo amministrativo’

“Una grave responsabilità di pressappochismo amministrativo, mai compiutamente giustificato - conclude Beretta - amministrare è una cosa seria, troppo seria per essere lasciata al pressappochismo di una giunta povera di esperienza e di know how. Da un sindaco al quale qualcuno gli ha detto che non è di parola ci si può aspettare di tutto e il contrario di tutto”.

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