L'unico dato certo è che Crema ospiterà 22 migranti. Ancora non si sa dove: dopo le proteste dei genitori dei giorni scorsi, la diocesi ha accantonato l'idea di ospitarli nell’ex convento delle Ancelle della carità. Alcuni residenti all’ombra del Duomo stanno raccogliendo firme per confinare i profughi fuori dal centro città. La struttura della Caritas è al limite delle sue capacità e la scelta ricadrà probabilmente su un’altra struttura della diocesi.
Il vescovo e Salvini
L'ultimo intervento del vescovo, monsignor Oscar Cantoni, è un invito alla tolleranza e all'accoglienza, fondamenti del cristianesimo. Di tutt'altro tenore quello di Matteo Salvini, leader del Carroccio, che dalla sua pagina Facebook ha dichiarato: “vescovo e prefetto volevano piazzare dei clandestini in un ex convento vicino ad un asilo frequentato da tenti bambini. Le mamme e i papà si sono arrabbiati e sono andati sotto le finestre del palazzo del vescovo a protestare. Risultato, il vescovo ha cambiato idea: niente clandestini”.
I commenti in rete
Il post di Salvini ha racimolato oltre 18 mila apprezzamenti e collezionato centinaia di commenti. In rete i commenti ai fatti di cronaca abbondano. Le accuse non risparmiano nessuno, nemmeno la diocesi, perché l'accoglienza “coi fondi pubblici dell'emergenza migranti è solo business”. Altri invitano il prelato cremasco ed il prefetto provinciale ad ospitare i migranti “a casa loro”. Altri ancora, invece, chiamano in causa l'amministrazione, sebbene in questo frangente non sia direttamente coinvolta. A questi si contrappongono i messaggi di solidarietà ai migranti e di riprovazione verso la protesta delle sere scorse. Fin qui, l'unico dato verificato è il gran dibattito (non sui social network) innescato dall'arrivo dei migranti.
Gli aiuti cremaschi
Dove terminano le parole e le discussioni, lì iniziano i fatti: è il caso del gruppo Crema Antifa, che in mattinata ha consegnato derrate alimentari e diversi generi di conforto all'associazione SOS emergenza rifugiati Milano. “Nonostante gli ultimi avvenimenti di stampo xenofobo e razzista, la città di Crema ha dimostrato di essere partecipe al sostegno dell'attuale emergenza migranti”. L'organizzazione cremasca ha inoltre raccolto alcuni capi d'abbigliamento e 125 euro donati alle associazioni che si occupano di emergenza migranti, perché “la solidarietà e la lotta non si fermano”.