16-05-2023 ore 20:00 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Sottopasso di santa Maria, 'fine lavori ad aprile 2024'. Giossi interrogato dal centrodestra

In città si continua a discutere del sottopasso tra via Stazione e via Gaeta. Durante la seduta del consiglio comunale del 15 maggio, l’assessore ai lavori pubblici, Gianluca Giossi, è intervenuto per replicare all’interrogazione sottoscritta da tutti i consiglieri di minoranza: Bergamaschini, Zanibelli, De Grazia, Patrini, Torrisi, Borghetti, Chiodo e Schiavini.

 

Il ritardo

Tra le motivazioni del ritardo accumulato dai lavori del sottopasso tra via stazione e via Gaeta, che la minoranza ha più volte e sarcasticamente sottolineato fosse parte integrante del “tanto sbandierato progetto Crema 2020”, l’assessore ai lavori pubblici ha inserito “l’emergenza Covid e il recepimento delle prescrizioni dell’autorità militare per il progetto di bonifica da ordigni residuati bellici”. Si è reso necessario “effettuare una bonifica profonda, con uno scavo a strati, anziché quella superficiale prevista originariamente dal progetto”.

 

Strutture interrate

“Sono state demolite numerose strutture interrate in conglomerato cementizio armato rinvenute durante l’attività di bonifica per la realizzazione dei diaframmi per il sostegno delle pareti di scavo, con un significativo aumento dei volumi di scavo e del materiale di risulta delle demolizioni”. In sostanza, il progetto ha registrato un’ulteriore “dilatazione dei tempi per il conferimento in discarica del materiale di risulta”. Il tutto “complicato dalla disponibilità limitata delle cave vicine”. Ad aggravare la situazione la necessità di elaborare “una variante progettuale per il mutato stato dei luoghi” rispetto al progetto iniziale e l’ormai immancabile “revisione dei prezzi” dovuto al rincaro del materiale da costruzione.

 

Entro il 30 aprile 2024

“Il crono programma aggiornato – ha spiegato Giossi - prevede il nuovo termine dei lavori entro il 30 aprile 2024”. Ci arriveremo rispettando queste tappe: “nell’agosto 2023 il completamento delle opere provvisionali al monolite, nel novembre 2023 la realizzazione del monolite e l’infissione, nel febbraio 2024 la realizzazione di rampe, muri e solette in cemento armato”, quindi “nel marzo 2024” si passerà a realizzare la “viabilità sottovia” ed “il raccordo rampe”. Infine, nell’aprile del 2024 gli “impianti” e il tanto atteso “smobilizzo cantiere”.

 

Controllo sul cantiere

Replicando alla domanda diretta della minoranza di centrodestra, “il comune - ha sottolineato l’assessore Giossi - non può esercitare azione di controllo diretto sul cantiere, essendo di competenza di Rfi, in qualità di soggetto appaltatore”. I lavori attualmente completati sono: “la bonifica bellica, le opere provvisionali per la cantierizzazione, gli scavi e le demolizioni del lato in scalo e in ferriera, la predisposizione delle opere provvisionali al monolite, diagrammi e scavi”.

 

L’aumento dei costi

Tornando ad un tema caro alle amministrazioni e ovviamente ai cittadini, “è evidente che vi sarà un aumento dei costi, ripartiti per il 47% a carico di Rfi e per il 53% a carico del comune”. Facendo un passo indietro, per agevolare la memoria: “Il 23 giugno 2016 la giunta comunale ha approvato lo schema di accordo con Rfi per la riqualificazione e lo sviluppo dell’ambito della stazione ferroviaria di Crema e dell’interscambio modale”. Il progetto Crema 2020 è stato sottoscritto il 29 giugno 2016 dal sindaco Stefania Bonaldi. I lavori del sottopasso avrebbero dovuto concludersi a ottobre 2023. Nella replica spettante a chi propone l’interrogazione, il centrodestra, col consigliere De Grazia, ha sottolineato quanto tempo sia già trascorso e quanta pazienza abbiano i cittadini, costretti a sopportare quotidiani disagi, sollecitando il comune ad una “maggiore attenzione e vicinanza”, incalzando Rfi affinché mantenga alto il ritmo del progetto.

 

Il brutto problema”

Da non dimenticare “il brutto problema avuto a carico del cantiere, col cambio della società appaltata”. La fine dei lavori è stata posticipata “ad aprile 2024”. Il sottopasso “è un intervento è atteso da decenni e ad oggi l’unica opera per bypassare i binari ferroviari è costituita dal sottopasso di via Indipendenza, realizzato nei cinque anni della giunta Bruttomesso”, quindi “dal centrodestra”. L’attuale amministrazione, ha chiosato il capogruppo di Fratelli d’Italia, “è in continuità con la precedente, quindi sono ormai più di 10 anni che si attende la soluzione di un problema strategico per la città”.

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