16-05-2020 ore 22:48 | Politica - Roma
di Giovanni Colombi

Covid19, Conte annuncia le riaperture del 18 maggio e anticipa il decreto Semplificazione

Stasera in diretta televisiva il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha illustrato il decreto legge che permetterà la ripresa di diverse attività lavorative sul territorio nazionale a partire da lunedì 18 maggio. Come spiegato il premier, “riaprono i negozi di vendita al dettaglio, i servizi legati alla cura della persona (barbieri, parrucchieri e centri estetici) ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, pub, riprendono le funzioni religiose ma anche gli allenamenti degli sport di squadra (Serie A inclusa), riaprono anche gli stabilimenti balneari, il tutto nel rispetto dei protocolli di sicurezza e delle linee guida decise insieme alle Regioni”:

 

Dal 3 giugno via libera per gli spostamenti tra Regioni

“Da lunedi via libera alla circolazione nelle regioni di appartenenza, sarà possibile incontrare gli amici e spariscono le autocertificazioni, necessarie soltanto per gli spostamenti tra Regioni che restano limitati ai soli casi di lavoro, emergenza e sanitarie fino al 3 giugno. Nella stessa giornata l'Italia riaprirà anche le frontiere permettendo ai cittadini della Comunità europea di recarsi nel nostro paese per trascorrere le vacanze”.

 

Le rimanenti riaperture

"Non possiamo aspettare il vaccino – continua Conte – e quindi consigliato l'utilizzo della mascherina, indossata in luoghi chiusi o affollati. Dal 25 maggio riapriranno le palestre, le piscine e i centri sportivi e dal 15 giugno cinema e teatri. Sempre dal 15 giugno per i bambini ci sarà un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-ricreativo. Le regioni e sindaci potranno intervenire per modificare le norme, rendendole più permissive o restrittive”.

 

Le misure varate e quelle in arrivo

Rispondendo alle domande dei giornalisti il presidente ha ricordato che “il decreto Rilancio, da 55 miliardi di euro, non potrà essere la soluzione di tutti i mali, però stiamo dando una mano. Con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l'impatto della crisi e il governo lavora a un decreto Semplificazione per passaggi amministrativi più rapidi. Il passo successivo sarà il piano europeo, il cosiddetto recovery found, progettando la ripresa a pieno regime del Paese. Per quando riguarda il decreto Semplificazione, “in alcuni stati europei c'è un diritto societario più attraente, ci sono anche agevolazioni fiscali, il cosiddetto dumping fiscale. Noi non intendiamo più concedere questo vantaggio. Stiamo lavorando a questo che sarà inserito nel prossimo decreto”.

 

L'assunzione di responsabilità
“Nel rapporto con le Regioni – conclude Conte - non c'è scarico di responsabilità. Nell'analizzare la curva epidemiologica ci sono 20 parametri e anche la possibilità per il governo di definire eventuali nuove chiusure se non saranno i governatori a farlo. Se la curva sale, il governo è pronto a intervenire. Sono stato tacciato di essere dittatore, paternalista, ma il governo la faccia la mette sempre".