“Gli indirizzi sono buoni e assolutamente condivisibili”. Così Emanuele Coti Zelati, SeL, intervenendo in consiglio comunale durante la discussione per l’approvazione della delibera quadro per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Cremasco.
L’appalto unico
Parlando della questione dell’appalto unico, che sarebbe affidato ad Scrp, “è palese che costituisce un grosso punto di forza; permette oltre ad un’economica di scala chiara, anche una forza contrattuale assolutamente inedita. Rinunciare a questa opzione non ha a che fare con la furbizia”.
La debolezza
Non mancano punti di debolezza: “l’85% di raccolta differenziata è poco performante rispetto alla nostra media, tuttavia la questione ambientale non inizia e finisce tra i cartelli di Crema ma la gestione dei rifiuti e in generale la questione ambientale ci vede connessi in termini territoriali, ambientali ed economici”.
La dimensione più grande
“Anche se penalizzati da Comuni che hanno risultati peggiori dei nostri, ha aggiunto Coti Zelati, “possiamo dividerci, ma dobbiamo inserirci per forza di cose in una dimensione più grande”. La soluzione è alzare la media dei risultati di tutti il territorio, il 10% di aumento della prestazione nel territorio è molto ampia e la ricaduta sull’ambiente è altrettanto significativa”.
Tutela dei lavoratori
Fondamentale la tutela dei lavoratori, “che potrebbe essere punto debole. Tuttavia va definito con intelligenza un regime futuro. Ora va fatto il primo passo per difendere le posizioni acquisite dei lavoratori senza dimenticare che un miglioramento della performances ambientale avrà ricadute positive sui lavoratori”.
La fragilità
“Da non dimenticare che siamo il Comune di Crema, quindi il nostro modo di muoverci potrebbe indicare la via” anche ai 48 comuni del comprensorio cremasco. “Se la strada seguita dagli altri fosse quella contenuta in questa delibera sarei contento. Tutto è potenzialmente fragile? Certamente sì, al momento si tratta solo di linee di indirizzo, non abbiamo ancora i dettagli, ma da qualche parte bisogna partire”.