16-01-2022 ore 18:44 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Finalpia, M5s: 'sconcertato: nessuna novità, siamo passati dalla padella alla brace'

“L'unica novità è stata la richiesta da parte del presidente Pagliari di 200 mila euro al comune di Crema. Che scopo avrebbero? Servirebbero per tirare avanti un altro paio di mesi o costituirebbero un'ancora di salvezza del patrimonio? ”. Il Movimento 5 stelle, attraverso una nota stampa, esprime “sconcerto, delusione e preoccupazione” rispetto alla “situazione di Finalpia”, dopo la commissione di garanzia che si è tenuta ieri, venerdì 14 gennaio. “Ci sono trattative in corso e quindi nulla può essere detto. Qual è stato il senso della commissione? Il cda dovrebbe politicamente rispondere alla città di Crema, essendo di nomina del sindaco e visto che sta gestendo un bene dei cremaschi e non di qualche privato cittadino”. Sono molte, a parere dei Cinque stelle, le domande che restano aperte. “A che punto sono le interlocuzioni con Hyma? Perché la società ha deciso di non rispettare il precedente accordo? Quali sono le intenzioni del nuovo cda? Qual è il piano b, qualora con Hyma non si dovesse raggiungere un accordo? Perché, a distanza di pochi mesi, è stata fatta una valutazione al ribasso del valore dell'immobile? Queste domanda esigono una risposta”.

 

'Dalla padella alla brace'

“La mancata trasparenza del nuovo cda è pari, se non peggiore, di quella del precedente. Possiamo dire di essere passati dalla padella alla brace”. L'obiettivo dichiarato dalla fondazione resta quello di “salvare il patrimonio”. “Davvero il pool di professionisti scelto da Bonaldi vorrebbe farlo attraverso una raccolta fondi?” Secondo i Cinque stelle si tratta di “una proposta bizzarra. Con quale piano strutturale di risanamento? Con quale faccia, dopo i 50 mila euro già elargiti, la fondazione chiede altri 200 mila euro senza dichiarare le intenzioni? Il comune, con i soldi dei cittadini, non può essere considerato una vacca da mungere, soprattutto senza un piano di risanamento”.

 

Sentire Hyma

La priorità ora è “convocare una commissione di garanzia con Hyma”. È necessario “capire la posizione della società e quali siano i reali motivi per cui non ha voluto rispettare gli accordi già sottoscritti”. Invitiamo il presidente Beretta a convocarla il prima possibile. A fronte della situazione illustrata, l'unica possibilità per i Cinque stelle resta quella di “rimettere in vendita l'immobile con una perizia credibile, che abbassi il prezzo, per salvare il salvabile ed investire i soldi direttamente sul nostro territorio e non lasciarli deperire in una struttura a 4 stelle, a centinaia di chilometri di distanza e non adatta alle fasce di società più bisognose”.

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