15-12-2020 ore 15:25 | Politica - Spino d'Adda
di Claudia Cerioli

Spino d'Adda. Tempio crematorio, per Aldo Casorati 'non avrà alcun rischio ambientale'

Prosegue il dibattito sulla possibilità di collocare a Spino d’Adda un tempio crematorio. Per il presidente dell’area omogenea cremasca, Aldo Casorati, “la delibera regionale che certifica l'esigenza di nuovi impianti di cremazione è del 30 giugno 2020 e dà la possibilità ai comuni o alle aggregazioni di comuni di presentare un'istanza di interesse”. Solo dopo questa data il Cremasco ha saputo della volontà regionale di incrementare il numero dei templi crematori. Data la crescente domanda che arriva al 40 per cento delle tumulazioni.

 

“Degli Angeli non si attiene ai fatti”

Casorati smentisce il consigliere regionale M5s, Marco degli Angeli, secondo cui "il sindaco e la giunta di Spino d'Adda conoscono il progetto da sei mesi e non informano i loro cittadini”. Il presidente dell'area cremasca sostiene che i sindaci siano stati informati "a luglio dell'intenzione di presentare un progetto nel nostro territorio insieme alla società pubblica Cogeme, ricevendone il parere positivo. Si è cominciato a lavorare alla richiesta da presentare in Regione, secondo le indicazioni fornite dalla stessa cercando di individuare con un esame accurato i siti più idonei da presentare all’assemblea. Il 30 ottobre, la Regione ha emanato una ulteriore delibera contenente altri parametri per individuare il sito. A questa data, essendo stato ritenuto il sito di Spino idoneo l’amministrazione  dava in linea di massima il il proprio benestare subordinandolo ad uno studio indipendente (che era già in corso) al fine di evidenziare il rispetto di tutti gli aspetti ambientali. La preoccupazione nostra e del sindaco di Spino riguardava il fatto che l'impianto sia rispettoso dell'ambiente e della tutela dei cittadini”.

 

“Nessun rischio ambientale”

"Lo studio sull’impatto ambientale che la struttura avrebbe avuto sul territorio è stato eseguito da un professore universitario di ingegneria ambientale: ha certificato l'assenza di alcun tipo di problema sia per l'ambiente che i cittadini e che la progettazione sarebbe stata eseguita prendendo a riferimento i parametri più stringenti applicati non solo in Italia ma in Europa. Per volontà del sindaco e dell’amministrazione spinese lo studio ed i dati sono stati presentati in una videoconferenza e successivamente forniti ai consiglieri di minoranza e ai membri di associazioni ambientaliste invitati dal sindaco”. Casorati ringrazia il sindaco di Spino Luigi Poli e la sua giunta "per la collaborazione e la volontà di mettersi a disposizione di questo progetto territoriale che, partendo da una informazione puntuale a tutti i comuni soci, ha visto l'adesione di 38 Comuni. Il Comune e gli abitanti di Spino d'Adda prenderanno la decisione che riterranno giusta".

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