15-11-2014 ore 20:06 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema, I Manifesti. Beretta: "voglio tutti i dettagli della manifestazione, dai cachet degli artisti alla distribuzione dei tagliandi"

Simone Beretta, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, torna ad interrogare l’amministrazione sul tema de I Manifesti di Crema. Un’iniziativa – scrive il consigliere forzista – “come si evince chiaramente dalla delibera di Giunta 00247 del 17/06/2013, di carattere prettamente pubblico. È infatti il comune che ha inteso promuovere l’organizzazione di una rassegna di spettacoli e attività culturali denominata I Manifesti di Crema e che per farlo ha preso atto della disponibilità espressa dall’Associazione Culturale Le Muse di collaborare alla realizzazione di dette manifestazioni”.

 

La convenzione 
“Gli articoli 3 e 6 della convenzione – aggiunge Beretta – sottoscritta tra il Comune e l’Associazione Le Muse confermano, se mai ve ne fosse bisogno, il carattere assolutamente pubblico dell’iniziativa I Manifesti di Crema, considerato l’impegno economico diretto del Comune oltre all’impegno coordinato dell’individuazione di sponsor per la piena copertura dei costi connessi alle realizzazione delle iniziative in programma”.

 

I costi e gli utili
“Già la convenzione – prosegue il capogruppo di Forza Italia – tanto meno la delibera, non specificano se i soldi raccolti attraverso le sponsorizzazioni potessero eventualmente coprire anche i costi reali a carico dell’amministrazione quantificati in 10 mila euro fino a ridurli a zero. Così come non sta scritto da nessuna parte a chi vanno eventuali utili. Forse in beneficenza? Non mi è mai infatti risultato chiaro, dalla convenzione non si evince se l’impegno e la collaborazione dell’Associazione culturale Le Muse sia a titolo gratuito. Di certo dalla convenzione si evince che l’Associazione non corre alcun rischio di natura economica considerato che gli eventi sono autorizzati solo se coperti economicamente, come sancito dall’articolo 6 della convenzione. Inoltre i cachet relativi agli  artisti non possono, per ovvie ragioni, essere un fatto privato perché I Manifesti sono tutto tranne che una cosa privata. Ma a quanto ammontano i cachet di ogni artista che ha partecipato alle varie iniziative de I Manifesti, IVA compresa?”

 

I biglietti dello spettacolo di Guccini
“Richiamato l’increscioso incidente dei biglietti legato a Guccini – ricorda Beretta – che non è venuto a Crema per uno spettacolo musicale, tanto meno un concerto, ed acclarata la magra figura rimediata dalle istituzioni continuo a chiedermi che fine hanno fatto i 156 biglietti mancanti all’appello, considerato che il San Domenico ne ha potuti distribuire solo 234, quelli messi a disposizione dall’organizzazione della manifestazione, mentre la capienza del teatro è di 390 posti a sedere. Ciò sul piano della trasparenza è anche  peggio delle pezze giustificative che andiamo richiedendo da tempo immemore per la manifestazione  I Manifesti”. Ma lo spettacolo di Guccini lascia alcuni interrogativi senza risposta.  “L’iniziativa – domanda Beretta – è stata considerata dall’Amministrazione comunale un fatto privato o una iniziativa pubblica? I biglietti sono stati gestiti direttamente ed autonomamente dall’Associazione Le Muse, dal Comune o dalla Pro Loco? Dove si sono smarriti e dove sono andati a finire i 156 biglietti mancanti all’appello? E come mai, considerata la richiesta eccedente di biglietti, non si è pensato di trasmettere l’iniziativa  a circuito chiuso in altre sale pubbliche?”

 

I quesiti
“Sono quindi a chiedere – aggiunge – dove si sono smarriti e dove sono andati a finire i 156 biglietti mancanti all’appello?” Oltre a ciò, l’esponente di centrodestra chiede di conoscere “le modalità di come sono stati assegnati i 156 biglietti e i nomi di chi ha avuto la fortuna di averli senza fare la fila, senza sudarseli come quelli che li hanno pre-ritirati a teatro”, oltreché “i nomi di chi li ha dati e la ragione delle scelte fatte”. Nell’interpellanza trovano spazio anche quesiti in merito alle responsabilità organizzative. “L’Amministrazione – conclude Beretta – era a conoscenza di quanto andava capitando? Per quale ragione l’Amministrazione comunale non ha preso immediati provvedimenti contro questo modo di operare? A chi compete il controllo della correttezza giuridica, amministrativa ed operativa delle iniziative de I Manifesti?”  

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