15-10-2019 ore 11:32 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Piscina comunale, Consiglio chiaro: ‘servizio da migliorare’. La revoca bocciata

Con 13 voti a favore e 6 contrari il consiglio comunale ha bocciato la richiesta di revoca della gestione del centro natatorio comunale alla Sport management. Come ribadito dal sindaco Stefania Bonaldi (in allegato la replica integrale) e dal consigliere delegato allo sport Walter Della Frera, “il servizio non è negativo come risulta dalla mozione della minoranza. Certo è migliorabile, quindi ben vangano tutte le segnalazioni e la collaborazione di utenti e consiglieri”. Documenti alla mano, Bonaldi e Della Frera hanno spiegato che “al momento non sussistono le condizioni per dar seguito alla richiesta di revoca, non di rescissione, della convenzione”. Forti delle istanze e dell’attenzione mediatica, i vertici comunali incontreranno domani i referenti della Sport management. Lecito supporre che dopo la difesa d’ufficio in aula, l’amministrazione chiederà un deciso cambio di passo e un incremento della qualità del servizio.


 

Gestione migliorabile”

Per la maggioranza sono da registrare in particolare due interventi. “La gestione di Sport management è decisamente migliorabile” ha sostenuto Tiziana Stella. Di contro, la risoluzione del contratto chiesta dalla minoranza “è assurda perché passeremmo dalla padella alla brace. So che da tempo il Comune sta seguendo la vicenda. Sono quindi sicura che troveremo una soluzione”. Per Jacopo Bassi, capogruppo del Pd, “il voto contrario è alla mozione e alle sue conclusioni, ma non rispetto all’esigenza di rilevare, controllare e migliorare il servizio della piscina, anche cercando dei contatti di Sport management e il consiglio comunale, favorendo condivisione di informazioni tra minoranza e maggioranza”. Sull’ipotesi del M5s di prevedere un’audizione annuale del gestore della piscina in Commissione, s’è invece detto possibilista.


 

Gestione dei servizi

Per Forza Italia e per i Cinque stelle, l’errore della maggioranza è l’aver detto pubblicamente che non sia opportuno far la guerra all’attuale gestore per non incorrere nel rischio di non avere un’alternativa: un metodo che pone i gestori in una condizione di forza nei confronti del pubblico, sempre più carente degli strumenti per far rispettare i contratti stipulati. Al riguardo Laura Zanibelli ha ricordato le grosse difficoltà nell’affidamento della gestione, mentre Antonio Agazzi e Simone Beretta hanno ravvisato l’intervento della malasorte in tutti i recenti affidamenti comunali: Crema2020, parcheggi pubblici e piscina. Per Antonio Agazzi è scorretto dire che “al maggio scorso non ci fossero gli elementi per arrivare alla revoca del contratto: la reiterata negligenza nell’espletamento del servizio, i mancati degli investimenti, il ritardo per oltre 12 mesi nella realizzazione di alcune opere. Logico diciate che la mozione è inadeguata, ma emerge chiaro il vostro rammarico”.


 

La richiesta di verifiche

Il fuoco di fila è proseguito serrato. Compreso che la mozione sarebbe stata bocciata, Andrea Agazzi ha assicurato che “la vicenda non finisce qui”. Il capogruppo della Lega ha stigmatizzato la minaccia di querele ricevuta dal gestore per aver chiesto pubblicamente un intervento dell’ispettorato del lavoro, con l’obiettivo di verificare la correttezza dei contratti dei vari dipendenti. Quindi ha aggiunto la necessità di verificare la correttezza degli scontrini emessi all’ingresso, il grado di pulizia complessiva della struttura, la salubrità dell’aria e la qualità dell’acqua. Se per il sindaco “le lamentele ufficiali” sono state molto poche (per l’esattezza “solo sette”), per il M5s “è stata l’impronta dell’amministrazione a scoraggiare le segnalazioni dei cittadini”. Il prossimo passo sarà la richiesta dei bilanci. Il significato politico, ha concluso la Lega, è chiaro: "per i canoni richiesti, la Sport management è già fuori".

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