Abbastanza movimentate, oggi, le prime due ore del consiglio comunale. In fase di dichiarazione i Cinque stelle hanno chiesto di non abbattere gli alberi di via Bacchetta, la Sinistra ha presentato una lettera aperta ai consiglieri comunali di Lodi (clicca qui per il dettaglio) sulla vicenda della mensa negata a parte dei bambini e la Lega nord ha difeso la sindaca del Carroccio “dagli attacchi strumentali”. Il presidente Gianluca Giossi ha poi informato l’aula del documento – in allegato – per chiedere al governo italiano il massimo impegno per la liberazione di padre Maccalli.
Mozziconi, flagranze e vigili municipali
Frizzante il botta e risposta per l’unica interrogazione sui “troppi mozziconi gettati a terra”. Per Draghetti, M5s il Comune non ha fatto nulla, mentre per Gramignoli sì: "a breve verranno posizionati altri cinque cestoni doppi per la raccolta di sigarette". Al pentastellato è parso strano, come ha sostenuto il Comune, che non sia stata fatta nessuna multa "per la difficoltà a cogliere sul fatto" chi getta i mozziconi a terra: "a me capita spesso di vederli". Poco male, ha concluso Gramignoli, "puoi sempre partecipare al bando e andare a fare il vigile municipale". Infine con qualche battibecco – in particolare Forza Italia non è apparsa molto in sintonia con il voto dei colleghi di minoranza - sono stati eletti tre rappresentanti del consiglio nella Fondazione san Domenico: Giuseppe Strada 13 voti, Letizia Guerini Rocco 12 voti e Paolo Cella 6 voti, candidato proposto come prassi istituzionale dall’opposizione. La votazione, segreta, è durata quasi un'ora, tra richieste di chiarimenti della procedura e spiegazioni. "Tanto baccano per nulla", il commento più gettonato. Qui accanto lo spoglio dei voti.
Gli alberi di via Bacchetta
Torniamo all’inizio. “Giù le mani dagli alberi di via Bacchetta”. Con un foglio A4 imbustato e un appello con tanto di hashtag del Movimento 5 stelle, si aperto il consiglio comunale odierno: “il progetto di abbattimento verrà fatto, non si prenda in giro la gente. Il Comune è pagato per trovare le soluzioni migliori, non per chiedere ad associazioni esterne le valutazioni. L’anno scorso – ha aggiunto Manuel Draghetti – l’assessore Bergamaschi cambia un po’ troppo spesso opinione. Prima ha sostenuto che il progetto era stato bloccato dai residenti e che costava 70 mila euro, ora ne costa 180 mila euro e lo informo che la maggioranza dei residenti continua ad essere contraria. È una follia contraddire le stesse deliberazioni assunte solo qualche mese prima. Chiediamo si faccia una delibera per bloccare l’abbattimento”. E se il Comune proseguirà nel suo progetto - in allegato - cosa accadrà? I Cinque stelle sono pronti "ad una raccolta firme". Senza che nessuno battesse ciglio il consiglio è proseguito dando la parola al vice sindaco Michele Gennuso per la presa d’atto dell’accordo di programma per l’attuazione del Piano di zona 2018-2020 dell’ambito distrettuale cremasco.