15-09-2020 ore 20:35 | Politica - Torlino Vimercati
di Claudia Cerioli

Studenti in campo, ma i disabili restano in panchina. Il caso di Villa Laura a Torlino

Riaperte le scuole, resta però un problema, di cui si tende a parlare sempre più sottovoce. I bambini e i ragazzi speciali. Loro e le loro famiglie devono fare i conti con la chiusura o la riduzione degli orari di molte associazioni che se ne occupavano, dando momenti di sollievo e sostegno a mamme, papà e tutori. In questo momento di grande caos dovuto alla ripresa delle lezioni e all’organizzazione anti Covid, le persone diversamente abili restano in stand by. Così come è accaduto, per tanti, durante il lockdown dei mesi scorsi.

 

Centro per l’autismo

A Torino Vimercati opera una realtà importante. Un centro per l’autismo: Villa Laura. È amministrata dal vice sindaco Luigi Figoni in concertazione con l’associazione CremAutismo. Dalla fine del lockdown, Villa Laura non ha più ripreso l’attività quotidiana, con pesanti ripercussioni sugli ospiti: “tutte le piccole conquiste si sono sgretolate”. Per sensibilizzare sull’argomento e fare in modo di avere le risorse sufficienti per far ripartire questo servizio, Figoni ha scritto un’accorata lettera all’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, al presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni e al presidente dell’area omogenea cremasca Aldo Casorati.

 

L’appello alle amministrazioni

“Desidero mettere in evidenza il problema dei disabili rimasti senza servizi  - si legge nel documento - loro hanno bisogno di attività che stimolino e sviluppino le loro capacità cognitive. Pensiamo poi ai genitori più anziani che si occupano di un disabile ventiquattro ore al giorno, con finanze ridotte. Devono a volte e purtroppo fare una scelta: curare loro stessi in caso di malattia o seguire il figlio. Non è facile". Come spiega Figoni “i centri diurni e le cooperative, insieme alle istituzioni, devono ragionare in termini di dignità e questo, col tempo, sarà riflesso anche sul versante economico. Per dare dignità a queste persone è necessario investire nel sociale, puntando sulle fragilità”. La richiesta è che tutti gli amministratori del territorio si facciano carico della questione, contribuendo alla concretizzazione di un progetto condiviso di aiuti e sostegno.

 

L'intervento della Provincia

Il presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni ha raccolto subito l’appello e ha inviato una lettera all’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, chiedendo di "valutare nella nuova programmazione che sta approntando interventi” per chi si prende cura di persone diversamente abili: “sia nell'ambito di nuove politiche sociali di supporto, sia nel campo dei servizi e degli aiuti economici”. Restiamo in attesa di conoscere la risposta dell’assessore Gallera.

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