“Nelle ultime settimane, in particolare negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad un aggravarsi della diffusione della peste suina negli allevamenti e anche in alcune porcilaie della nostra regione, a testimonianza che il virus non è veicolato esclusivamente da cinghiali, ma anche da altri fattori”. Così il consigliere regionale del Pd, Matteo Piloni, è intervenuto in merito alla notizia dei nuovi focolai di peste suina africana (Psa) sul territorio lombardo. “Una situazione che obbliga a rafforzare le misure di controllo e di tracciamento, oggi evidentemente non ancora sufficienti. È per questo che chiediamo di attivare immediatamente una rete di epidemio-sorveglianza per stabilire come la Psa sia arrivata sui territori ed evitare che si diffonda ulteriormente”.
‘Arginare la diffusione del virus’
“Una misura che abbiamo chiesto e ottenuto in sede di assestamento di bilancio – ha sottolineato Piloni – attraverso un ordine del giorno che impegna la giunta lombarda a stanziare le risorse per ampliare le indagini epidemiologiche sulla peste suina, supportando i sistemi di sorveglianza per contrastare il virus. In Italia questa rete c’è dal 2017 e si chiama ClassyFarm, un sistema informatico del Ministero della salute per il monitoraggio degli allevamenti e la loro caratterizzazione in base al rischio ci sono tutti i protocolli e le check list sul tema della biosicurezza nelle aziende zootecniche e, in particolare, in quelle adesso interessate dei suini. Ci auguriamo che Regione Lombardia, che ospita il 40 per cento della realtà produttiva suinicola di tutto il paese, onori l’impegno al più presto e che la giunta Fontana attivi finalmente tutti gli interventi necessari ad arginare la diffusione del virus”.