15-08-2021 ore 20:32 | Politica - Crema
di Sara Valle

Alex Corlazzoli chiede di intitolare l'ospedale a Gino Strada. Bonaldi: 'una bella proposta'

“Intitoliamo l'ospedale Maggiore di Crema a Gino Strada”. A lanciare la proposta, in ricordo del fondatore di Emergency scomparso nei giorni scorsi, è Alex Corlazzoli, che si rivolge direttamente al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi ed al vicesindaco Michele Gennuso, ed aggiunge: “credo che tutta l’Italia debba molto a Gino Strada. Son convinto che quando un cittadino italiano fa del nostro Paese un simbolo del bene nel mondo debba essere riconosciuto e mai più dimenticato. Gino Strada ha rappresentato l'Italia bella, deve diventare in ogni città un volto, una storia da ricordare per sempre. Lo dobbiamo ai familiari, alla figlia Cecilia e alla moglie Teresa, scomparsa da qualche anno”. Oltre all'intitolazione Corlazzoli chiede anche “un pannello, una foto che spieghi chi è stato questo uomo. E’ un segno di speranza. Sono certo che la direzione ospedaliera accoglierà con favore questa proposta: avere l'ospedale intitolato a Gino Strada sarà un orgoglio per la città di Crema. Chi meglio di lui può rappresentare l'impegno a prendersi cura?". 

 

'Per una sanità pubblica'

Per il sindaco Stefania Bonaldi, si tratta di una “proposta bella. che riconosce il valore di un grande medico e al contempo si rivela molto sfidante, soprattutto per l'idea di sanità coltivata, perseguita e praticata da Gino Strada. Vale a dire quella di una sanità pubblica, che garantisca un diritto pieno alla salute per tutti e per tutte. Un obiettivo sfidante specie in Lombardia, dove in sanità abbiamo assistito, negli ultimi 25 anni, ad un progressivo arretramento del pubblico a beneficio del privato e ad uno smantellamento dei servizi territoriali e dei distretti, che hanno mantenuto solo il nome ma sono stati svuotati di funzioni erogatrici di servizi sanitari pubblici alle comunità. Credo che dare il nome di Gino Strada ad un ospedale o a un presidio di cura non possa prescindere dal sostenere questa idea di salute pubblica precisa e debba rappresentare anche un impegno a tornare a concepire e garantire la salute come un diritto universale”.

 

'No ad intitolazioni di parte'

Di diverso avviso il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Crema, Antonio Agazzi: “dopo il martellamento politico-ideologico con riguardo all'enfatizzato apporto dei medici cubani nella prima fase pandemica e l'uso unilaterale della toponomastica a beneficio principalmente delle icone della sinistra e quasi mai in una logica di memoria condivisa, davvero non si avverte il bisogno di intitolazioni di parte dell'ospedale Maggiore, che è l'ospedale di tutti i cremaschi. Nulla togliere a Gino Strada, ma vi sono tante realtà ed istituzioni spesso di matrice cristiana che si prendono cura dell'umanità sofferente , senza essere mai state ritenute degne di simili riconoscimenti”.

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