15-07-2015 ore 20:26 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Crema. Migranti alle Ancelle, Federico Lena supporta la protesta: “inaccettabile si faccia business sulla pelle di bimbi indifesi”

Oltre ad aver destato l’attenzione di alcuni genitori, la vicenda dei migranti ospitati alle Ancelle ha interessato anche Federico Lena, consigliere regionale della Lega nord: “sto seguendo con attenzione e costanza la vicenda dei migranti che la diocesi di Crema vorrebbe ospitare in via Bottesini. Da qualche giorno sono in contatto diretto con un rappresentante del comitato dei genitori della scuola delle Ancelle e abbiamo già concordato un confronto che si terrà nelle prossime ore”.

 

Business sulla pelle dei bimbi

Spiega il consigliere leghista che “quello che i genitori hanno voluto portare alla mia attenzione è un caso che merita di essere valutato attentamente e sul quale non dobbiamo abbassare la guardia. È inaccettabile che si faccia business sulla pelle di bimbi indifesi. Salute e sicurezza dei bambini di Crema hanno una valore inestimabile: valgono molto di più che il rimborso da 35 euro al giorno che il governo Renzi concede a chi ospita migranti”.

 

Sollecitare le verifiche

“Capisco e sposo a pieno le preoccupazioni dei genitori – prosegue l’esponente del Carroccio – sia dal punto di vista della sicurezza sia da un punto di vista sanitario. Sarà mia premura sollecitare l’intervento dell’Asl di competenza per una verifica della compatibilità tra la struttura e la scelta di ospitarvi 22 migranti. In qualità di consigliere regionale ho attivato una rete di contatti con gli assessori regionali competenti e il governatore Roberto Maroni”.

 

Un passo indietro

“L’accoglienza dei clandestini non deve essere, com’è invece nel caso di Crema, una imposizione dei confronti di inermi cittadini. Auspico un passo indietro da parte della diocesi sulla scelta già presa: non possono sussistere ricatti e scelte che gravano sulla pelle di bambini indifesi. Abbiamo il dovere di fermare questa decisione: sono al fianco del comitato genitori e di una protesta più che legittima. Si trovino altri luoghi – conclude Lena – tuteliamo la sicurezza dei nostri figli”.

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