15-05-2021 ore 12:30 | Politica - Crema
di Sara Valle

Omofobia, Crema dice basta all'odio: tanti messaggi via social e panchine arcobaleno

Crema è arcobaleno. In occasione della diciassettesima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, che si celebrerà lunedì 17 maggio, l'amministrazione comunale aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa via social da Ready, la rete di amministrazioni pubbliche impegnate per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Lo slogan di questa giornata è Stop hate speech e mira ad arginare il fenomeno delle parole d'odio. Da poche ore tutti i componenti della giunta Bonaldi hanno postato sui social una foto che li ritrae all'interno di una cornice grafica appositamente creata. Il messaggio è chiaro: Io non uso parole d'odio. E tu?. Peraltro, le panchine di alcuni luoghi simbolo della città, tra cui quelle della biblioteca comunale, del Campo di Marte e dei giardini Margherita Hack, sono state verniciate con i colori dell'arcobaleno dai ragazzi della Consulta dei giovani di Crema.

 

L'importanza delle parole

“Queste iniziative promosse dall'amministrazione – spiega l'assessore a cultura e pari opportunità del Comune di Crema, Emanuela Nichetti – vogliono ribadire ancora una volta che tutte le persone hanno gli stessi diritti e pari dignità e che non può essere tollerata alcuna discriminazione, nemmeno quella basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere”. In tutto questo la comunicazione gioca un ruolo decisivo. “Il tema dell’ostilità nel linguaggio è centrale in questo momento storico. Mai come in questi ultimi anni abbiamo assistito a un pericoloso inasprirsi dei confronti verbali, nei dibattiti televisivi, sui social e nella vita di tutti i giorni. Siamo arrivati a una deriva comunicativa senza precedenti, ma ognuno di noi può decidere di prendere posizione contro i discorsi d’odio, anche contro quelli di matrice omofoba. Ognuno, in relazione al proprio ruolo e al livello di responsabilità che ha, può fare qualcosa per costruire una società più accogliente. Un primo importante passo in quest’ottica potrebbe proprio essere quello di incominciare ad utilizzare un linguaggio rispettoso e una comunicazione non ostile”.

 

Ddl Zan, rispetto e inclusione

Secondo il sindaco Stefania Bonaldi: “esistono categorie più vulnerabili di altre, che pertanto vanno maggiormente tutelate, per garantire l’uguaglianza sancita dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Non è un caso che il 62 per cento delle persone Lgbtq+ non si senta sicuro a scambiarsi manifestazioni d’affetto in pubblico. Con questa iniziativa vogliamo sostenere la battaglia contro ogni forma di discriminazione e ribadire quanto urgente sia l'approvazione del ddl Zan per contribuire a creare una cultura del rispetto e dell'inclusione”.

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