Il 31 gennaio, un cittadino ha scritto al sindaco di Casale Cremasco Antonio Grassi chiedendo informazioni in tema di sicurezza. Nello specifico, si chiede il motivo della mancata adesione alla convenzione di polizia locale Pluto e quali siano le strategie adottate dall’amministrazione in materia di sicurezza. Il sindaco ha risposto: “Il comune non ha aderito a Pluto (Polizia locale unificata territorialmente organizzata) perché, nei fatti, non è la polizia locale dell’area omogenea, come previsto dall’idea iniziale”. Ora, Casale Cremasco è convenzionato con Chieve.
‘Tanti Comuni e pochi vigili’
“È inutile costituire aggregazioni se il numero dei vigili resta invariato. Se dieci Comuni sono in convenzione con dieci vigili e, successivamente, se ne aggiungono altri quattro senza incrementare il numero degli agenti, è evidente che il servizio non migliora”. Sulla costituzione di Pluto: “sono molteplici le cause di tale difficoltà, non ultimo l’esiguo numero di vigili operanti nel territorio cremasco. Poi, si aggiungono, le complesse questioni burocratiche amministrative per uniformare le polizie locali, creare un coordinamento per tutto il cremasco con Crema capofila”.
Sinergia con la protezione civile
Sulla sicurezza in paese il sindaco Grassi espone le strategie messe in campo. “l nostro Comune è dotato di un sistema di video sorveglianza tra i migliori del territorio cremasco, con 23 telecamere tutte funzionanti pari o superiore alle realtà come la nostra. Nelle prossime settimane ne verranno installate altre due. Anche il software che le gestisce è all’avanguardia. La collaborazione con le forze dell’ordine è costante. È fattiva anche la sinergia con la protezione civile. Inoltre, un consigliere è stato incaricato di studiare la possibilità di attivare la vigilanza di vicinato. L’amministrazione è inoltre impegnata a trovare un accordo con un comune che possa garantirle un vigile per un numero di ore superiori a quelle che l’accordo attuale comporta”.