14-12-2023 ore 11:18 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Beretta non ha dubbi: ‘Bilancio ragionieristico, pessima amministrazione della cosa pubblica’

“Il ponte è pericoloso, Finalpia un esercizio ancora insoluto, la pista di atletica senza spogliatoi e privata di un campo di calcio così necessario alla città, il bocciodromo un disastro, il velodromo a memoria dello scempio di una Federazione che l’aveva alienato attraverso Coni servizi, i parcheggi a pagamento che continuano a ‘ingannare’ gli automobilisti illudendoli di tanti posti liberi inesistenti. E via di questo passo. La lista sarebbe lunghissima. Se non ci fossero la regione e il Pnrr Crema sarebbe all’anno zero per investimenti”. Ne è convinto Simone Beretta: in vista del consiglio del 19 dicembre, l’esponente di minoranza ha incontrato la stampa in piazza Duomo per anticipare i temi che presenterà in aula. “Per quanto concerne il Pnrr di certezze poche, di speranze tante. Speriamo in bene”. Il capogruppo di Italia Viva spiega di non aver “condiviso che in attesa di finanziamenti ‘certi’ dall’Europa il comune abbia anticipato, ad esempio per la Pierina, parte dell’avanzo di amministrazione a favore dell’ambiente, quando in questo momento quei soldi sarebbero dovuti essere spesi per ben altre priorità”.

 

Pessima amministrazione”

Detto che “anche per questo bilancio di centrosinistra si fatica a trovare un denominatore comune in grado di far riconoscere una strategia rispetto alla quale impegnarsi a dare un contributo costruttivo”, arriviamo al “bilancio ragionieristico con poca anima che, purtroppo, pareggia il bilancio di parte corrente con parte dell’avanzo di amministrazione”. In sostanza, non essendo arrivati ad accordi politici nonostante gli svariati tentativi intercorsi, per Beretta “l’avanzo di amministrazione dimostra la pessima amministrazione della cosa pubblica da parte delle ultime amministrazioni di sinistra. Un avanzo imbarazzante per milioni e milioni di euro senza che avessero il coraggio di diminuire le tasse e che oggi ha addirittura perso il suo valore reale per almeno il 30/40 per cento”.

 

Insipienza amministrativa”

Non solo: “milioni buttati per non aver saputo concretizzare investimenti necessari alla città. Una buona amministrazione non fa avanzi di amministrazione. Per fortuna che la regione Lombardia ha in parte supplito a questa carenza. La sfortuna è stata che queste risorse regionali si sarebbero potute sommare alle nostre”. Nel mirino “i danni prodotti al nostro patrimonio immobiliare dall’ultima grandinata: tolto quanto sarà riconosciuto dalle assicurazioni contratte, serviranno oltre due milioni circa di ulteriori risorse proprie per la messa a norma degli immobili, e questo denuncia meglio di ogni altra cosa l’insipienza amministrativa di chi quando poteva non è intervenuto per tempo a sanare situazioni di degrado già presenti”.

 

Superbonus
“Due milioni che non tengono conto del recupero delle nostre case popolari”. Beretta ritiene “incomprensibile” il fatto che il comune “non abbia inteso accedere alle risorse del superbonus per le sue case popolari, facendo risparmiare gli inquilini più in difficoltà per il fabbisogno energetico”. In particolare visto che “poi si deve socialmente intervenire con risorse proprie per non lasciare al freddo e senza luce nessuno”. Altrettanto “incomprensibile il perché la Fondazione Kennedy sia così in colpevole ritardo rispetto all'accesso al superbonus salvo poi aumentare le rette ai degenti. O forse, tristemente comprensibilissimo?”
 

Le alienazioni e il mercato

Beretta contesta l’intenzione di “fare investimenti sperando in alienazioni: è sconfortante. Una sofferenza. Una pena. Purtroppo quel che è perso è perso ma non possono illudersi che il passato possa essere cancellato con un colpo di spugna. Vi sono responsabilità di cui vergognarsi e che solo la debolezza latente del gruppo dirigente del centrodestra alle ultime amministrative non è stato neppure in grado di trarne un naturale vantaggio. Non è dato sapere se questa amministrazione ha un’idea di quello che vuol fare per il futuro del nostro mercato coperto”. Beretta ritiene “irragionevole che si continuino a dilapidare importanti risorse per mettere pezze che durano il tempo che trovano. Delle due l’una; se intendono mantenere per sempre l’attuale mercato coperto allora investano le risorse necessarie per il suo recupero totale, diversamente Bordo usi risorse proprie se intende continuare a rappezzarlo. È da vent'anni che si rappezza quanto già rappezzato. 
In quell'area va realizzato un parcheggio sotterraneo anche a servizio di una nuova area mercatale. E via di seguito”.

 

Stalloni e via Libero comune
Come vanno recuperati gli Stalloni? “Insistere per un comodato d’uso gratuito novantennale da parte della regione al comune. A Milano non hanno interesse a continuare ad accollarsi i costi della manutenzione ordinaria che non possono che crescere di anno in anno”. Al contrario, Beretta si dice “contento che il campus scolastico in via Libero comune sia in dirittura d’arrivo”. Al riguardo è necessaria “una strategica viabilità”, in moda da “risolvere parte degli attuali problemi viabilistici alla stessa via Libero Comune”. Su questa partita “professionalità e risorse, anche comunali, non vanno lesinate”. Il sindaco Bergamaschi, spiega Beretta, “dopo 10 anni ai lavori pubblici e col comune che da mo percepisce soldi dalla Provincia per la cessione a suo tempo avvenuta di nostre aree, avrebbe potuto evitare inutili dichiarazioni fuorvianti. Un po' di cautela non guasta mai”.

 

Tangenzialina

Completamente in disaccordo, invece, per la “pessima tangenzialina che il sindaco ipotizza per le nostre aree artigianali a santa Maria. Il tracciato da lui proposto non ha alcun senso. La nostra proposta, oggi di Italia Viva ma già ieri di Forza Italia, è più sensata, è al servizio sia dell’esigenza di portare prioritariamente Crema in Europa e quella di servire al meglio anche l’area artigianale. Il suo costo risulterebbe probabilmente addirittura inferiore a quella che sostiene il sindaco. La soluzione migliore è il tracciato proposto dalla Provincia, ma gli interessi particolari contro quelli generali di alcuni sindaci, per nulla lungimiranti, l’hanno sostanzialmente cassato”.

 

Area omogenea
Beretta allarga il discorso e rispolvera un vecchio cavallo di battaglia: “l’Area omogenea se vuole avere un reale valore aggiunto dovrebbe dotarsi di un regolamento interno tra le comunità che vi aderiscono certificando di poter effettuare scelte vincolanti per tutti a maggioranza qualificata.  Diversamente non si andrà molto lontano. Gli infingimenti non pagano. La delega del sindaco di Crema al sindaco di Offanengo Rossoni a presidente dell’area omogenea continuo a ritenerlo un errore per Crema, tranne che tra i due sindaci si sia anticipato un accordo politico per le prossime elezioni provinciali. Il che alla luce dell’attuale incoerenza nell’agire politico generale potrebbe anche accadere. Se l’Area omogenea non diventa un Ente deliberativo vincolante Crema dovrebbe ripensare la sua stessa presenza in Consorzio It”.

 

Adelante sindaco

Beretta dice che potrebbe “parlare della struttura comunale e di concorsi per esami e non per titoli ed esami, o della spesa sociale ormai fuori controllo, o della carenza di controllo verso contratti e convenzioni sottoscritte”. Secondo lui fortuna vuole che non manchino in città il susseguirsi generoso di manifestazioni e mercatini, non sempre di qualità, così che questa amministrazione possa quantomeno apparire impegnata rispetto al disimpegno sugli obiettivi da realizzare”. Visto che Bergamaschi ha citato Goethe (“senza fretta ma senza sosta”), Beretta rispolvera dalle passioni giovanili un avvertimento manzoniani: “adelante sindaco, con judicio, si puedes”. Il gran cancelliere di Milano, Antonio Ferrer, si rivolge con queste parole al cocchiere mentre la carrozza passa circondata dal popolo in tumulto per la carestia che è sopraggiunta alla peste.

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