14-09-2021 ore 18:30 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Valutazione sismica positiva: 'l'ex tribunale è a 70 mila euro dal futuro socio sanitario'

La valutazione sismica dell’ex tribunale di Crema ha evidenziato come “la struttura sia idonea per un riutilizzo” completo o in parte, salvi interventi minimali. Il sindaco Stefania Bonaldi e il presidente dell’area omogenea Aldo Casorati hanno incontrato la stampa, oggi alle 17, per comunicare pubblicamente il buon esito della procedura (seguita passo passo dall’assessore Cinzia Fontana) e affidata ad un professionista esterno, Lodi di Soresina, lo stesso che aveva compiuto i calcoli per le procedure di costruzione. Le cinque mila pagine di relazione sono riassumibili in poche parole: “si tratterebbe di rinforzare due pilastri, due pareti, due travi e di demolire il torrino della canna fumaria, predisponendo adeguati collegamenti a livello dei solai con piastre metalliche”. Sintetizzando, “l’ex tribunale è ora a 70 mila euro dall’obiettivo sociosanitario”. I lavori previsti hanno una durata di “45-60 giorni”. Viene dunque smentita l’ipotesi secondo cui “si farebbe prima a buttar giù tutto”.

 

Necessità impellente di strutture”

“Per la rifunzionalizzazione abbiamo fatto tutto quanto era di nostra competenza” ha ripreso il sindaco, evidenziando come l’ipotesi finora sulla carta, (per quanto per questioni meramente tecniche) di riutilizzare l’ex mutua di via Gramsci appare decisamente anacronistica”. Aldo Casorati è andato dritto al punto: “Crema serve un territorio di 160 mila persone. Ha la necessità impellente e improrogabile di strutture”. L’ex tribunale è ritenuto perfetto: “offre 6400 metri quadrati complessivi, 4000 mila a completa disposizione di ambulatori, medici, magazzini, per la neuropsichiatria infantile ora divisa in più sedi”. Un progetto “appoggiato dal compianto Luigi Ablondi sin dal 2016 e recentemente anche dall’ex direttore Pellegata”. Offrirebbe la risposta alla domanda emersa durante la pandemia: “sarebbe in grado di offrire un equilibrio fra ospedale e territorio”.

 

Incontro tecnico politico urgente”

Tutta la documentazione è stata inviata in regione, accompagnata da una lettera ufficiale (in allegato) che ripercorre tutte le fasi. Si conclude con la richiesta di “un incontro tecnico-politico urgente, alla presenza anche delle autorità sanitarie e delle istituzioni locali, nonché dei consiglieri regionali del territorio, finalizzato a dare seguito agli impegni messi in campo e a rifunzionalizzare il fabbricato con una vocazione sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale, coerente con i nuovi sviluppi della riforma sanitaria ed gli adeguamenti imposti dal Pnrr”. Nell’ex tribunale verrebbero quindi insediati “la sede del distretto, il centro operativo territoriale (Cot), la casa della comunità, oltre a quei servizi e presidi che le direzioni della Asst di Crema e della Ats Valpadana riterranno opportuni e necessari”.

 

Tempistiche e procedure

Ha completato il quadro il consigliere regionale Matteo Piloni (i colleghi Lena e Degli Angeli non hanno partecipato alla conferenza stampa) ha dettato i tempi e le procedure: “in questi giorni sono iniziate le audizioni dei portatori di interesse per la costruzione degli emendamenti e il 15 novembre il consiglio regionale voterà la riforma sanitaria. Siamo a due mesi dalla conclusione di un lungo iter, che potrebbe dare risposte concrete ai cittadini. Ora tocca alla regione, in particolare al presidente Fontana, concretizzare quanto promesso durante la sua visita al centro vaccinale. Se prima c’era un ostacolo tecnico, ora è stato rimosso. Il Cremasco ed i professionisti delle discipline mediche si sono espressi chiaramente, indicando e documentando le proprie necessità. La regione non può che dar conto alle istanze del territorio”.

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