14-08-2013 ore 00:24 | Politica - Crema
di Emanuele Mandelli

Il consigliere comunale del Pdl Simone Beretta riprende ben tre polemiche in una sola conferenza stampa: PalaBertoni, chiringuito e Manifesti di Crema. “Non ho ricevuto risposte soddisfacenti”

Quella che Simone Beretta ha inanellato negli ultimi giorni ha il sapore di vera e propria performance. Se vogliamo ancor più particolare di quella che ha messo in atto durante l’ultimo Consiglio comunale in cui ha parlato per 70 minuti contestando la riduzione dei tempi per gli interventi. In una settimana una manciata di conferenze stampa per altrettante polemiche.

Tre obiettivi con una conferenza
Tutti portate avanti col piglio che gli conosciamo, all’attacco, niente barricare, ogni giorno un bersaglio nuovo e una polemica che provoca profluvi di risposte. Risposte che non danno una risposta dice però lui. L’ultimo colpo prima del ferragosto lo da addirittura a tre questioni: PalaBertoni, chiringuito dei giardini (che anche lui autarchicamente preferisce chiama re chiosco) e la manifestazione Manifesti di Crema.

PalaBertoni, Della Frera smermorato
Si parte dal PalaBertoni e dalle dichiarazioni di circostanza rilasciate dal consigliere allo sport Walter Della Frera a seguito delle domande sulla gestione del palazzetto, “non è in grado di rispondere alla mia denuncia politica, precisa e circostanziata”, parte lancia in resta Beretta, “devo anche dire che questo signore è un pò sbadato, evidentemente per pura convenienza. Non ho mai voluto costruire un nuovo stadio anche se mi sarebbe piaciuto”.

Il futuro del Voltini lo ha deciso Alloni
“Valutai un’idea di Briganti, quello che lui chiama il presidente romano e che ha certamente conosciuto molto meglio di me, come si fa con chiunque avanzi una proposta all’amministrazione pubblica. Tanto perché lo sappia, quella proposta, che però non aveva le gambe ed i soldi per camminare, non arrivò mai né in assessorato né in giunta. Svolsi al meglio il dovere che è proprio di un amministratore che non è certo quello di forzare la mano a nessuno, cosa che io non ho mai fatto. Dimentica fra l’altro che l’area del Voltini è parte di una delle tre aree polifunzionali destinate a subire profonde trasformazioni volute da Alloni, compreso l’obiettivo evidente di trovare una diversa collocazione al Voltini”.

Ho altri maestri
“Gli sarà chiaro almeno questo? Mi aspetto poco però da un consigliere delegato allo sport che contribuì a portare una società sportiva da Pizzighettone a Crema per salvare la sua “squadra del cuore”. Non ho proprio nulla da imparare da lui. Come c’è poco da imparare da un amministratore unico che nuota in piscina quando gli impianti sono chiusi al pubblico. I miei maestri sono stati altri”.



Stiano accorti sulle dichiarazioni sul futuro
“Del dottor Della Frera tutti ricordano che ha contribuito a far sottoscrivere una convenzione al comune con la Volley Crema su un progetto sbagliato e sottostimato che naufragò, anche se non solo per quello. Che figuraccia? Svanì nel nulla un po’ della sua prosopopea. E’ necessario stare anche un po’ più accorti rispetto a certe dichiarazioni sul futuro del palazzetto che aveva bisogno di oltre un miliardo e mezzo per essere messo a norma, e non solo per poter disputare la serie A. In quel palazzetto ridotto a palestra tutti hanno diritto a potervi giocare, non solo la pallavolo”.

Chiosco, Gramignoli non da nessuna risposta
Secondo fronte il chiosco dei giardini legato a Summer Sport e la mancata delibera del comune, “c’è un altro signore che fa il consigliere comunale e che dopo la mia denuncia sul chiosco dei giardini mancante di delibera, di convenzione, di garanzie e quindi mancante di un’adeguata e necessaria trasparenza amministrativa, ha voluto far sapere a tutti che il progetto è stato lui a proporlo al sindaco”.

Questi amministratori ci sono o ci fanno?
“Insomma, ci ha voluto dire e ricordare che per il solo fatto che sia stato lui a proporlo, allora tutto va certamente bene, madama la marchesa. Ho dichiarato che l’idea era buona e condivisibile ma questi amministratori alla Gramignoli sono capaci di rovinare anche una cosa buona con le loro stesse mani. A volte penso che siano solo inesperti ed ingenui, altre volte che facciano i furbini. Incomincio a propendere per quest’ultima sensazione”.

Rispettare le regole del gioco
“Spero solo che nei tanti matrimoni civili che celebra non si sia mai lasciato prendere la mano andando oltre i suoi naturali e sobri doveri istituzionali. In comune si amministra la cosa pubblica.. La conoscenza può produrre buone idee ma le “regole del gioco” devono essere rispettate e tutti devono poter essere messi sullo stesso piano se ritengono di avere il know how per poterle gestirle. Ai giardini pubblici, come per i ”Manifesti di Crema” ciò non è avvenuto ed il sindaco deve mettere fine a tutto questo”.

Nessuna risposta anche su ‘I manifesti’
Ed ecco il terzo ed ultimo fronte, “ci fosse una volta che sta gente risponda ai quesiti che gli vengono posti. No, rispondono solo per difendere se stessi mai per dire le ragioni per le quali la giunta ha deciso di non deliberare sui giardini pubblici o se la “Convenzione tra il Comune di Crema e l’Associazione culturale Le Muse per l’organizzazione congiunta e coordinata della rassegna I Manifesti di Crema ha tutti i crismi della regolarità. O perché sottoscrive una inguardabile ed un po’ ipocrita comunicazione congiunta con la Crema volley diventata un boomerang per l’amministrazione comunale che ne esce con le ossa rotte”.

Tutto il resto è noia
“Il resto è una noia inutile che lascio a Della Frera, a Gramignoli, al disinformato assessore ai lavori pubblici e ad un sindaco che da quando amministra la città a Crema non ne va dritta una che è una. Si consiglia un buon rimpasto di giunta. E adesso buon ferragosto a tutti”.
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