14-03-2016 ore 14:58 | Politica - Crema
di Angelo Tagliani

Crema. Bando per il luogo di culto in via Milano, Forza Italia fortemente contraria

Attraverso il neo coordinatore Gianmario Donida, Forza Italia chiede al sindaco di recedere dal progetto di realizzazione di una moschea/centro culturale islamico a Crema”, sostenendo che abbia diviso la comunità a scapito di “altri argomenti più importanti per i cremaschi come la mancanza di lavoro, la sicurezza, il carico dei bisogni sociali”; argomenti che denotano “l’incapacità di vedere i reali bisogni della comunità”.

 

Consiglio comunale

Il bando per la realizzazione di un luogo di culto in via Milano – qui i dettagli – verrà discusso dal consiglio comunale lunedì 14 marzo, a partire dalle 17.30. “La nostra opposizione – aggiunge Donida - parte sin dalle prime battute di questo sciagurato progetto. In sole 10 giornate ai gazebo sono state raccolte dal Club Forza Silvio Crema 1 in collaborazione con Forza Italia e gli altri partiti di opposizione, oltre 5.000 firme contro la realizzazione della Moschea, consegnate e protocollate in Comune. Tantissimi elettori, anche di centrosinistra, hanno voluto criticare questo progetto estraneo al programma dell’attuale amministrazione. La petizione – sostiene Donida - è stata firmata anche dai cittadini dei diversi comuni dell’area cremasca, i quali hanno espressamente voluto partecipare perchè la costruzione di un centro culturale islamico, se portato avanti, avrà un impatto negativo significativo sull’intero territorio cremasco”.

 

Le osservazioni

Forza Italia, con Enzo Bettinelli, ha anche presentato osservazioni alla variante al Pgt, “atte a correggere i documenti e ad annullare questo progetto. Alcune di queste sono state formalmente accolte. L’osservazione più eclatante che ci è stata accolta è stata quella dove abbiamo chiesto di eliminare relativamente alle aree oggi oggetto di concessione le parole 'comunità islamica'. Se fosse stato per la Bonaldi oggi le aree che vuole concedere sarebbero già riservate solo alla comunità islamica e altre confessioni religiose non potrebbero partecipare al bando”.

 

Ricorso al tar

Donida sottolinea che anche Antonio Agazzi, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, ha avviato una procedura di ricorso al Tar sostenendo che la seduta del consiglio comunale del 23 luglio 2015 si sia “protratta in modo illegittimo e presieduta da organo incompetente”. Un'azione avviata “con grande impegno e abnegazione”, che ha l'obiettivo di invalidare “l'adozione delle varianti al Pgt ed il Piano delle Attrezzature Religiose”.

 

Gli emendamenti

In consiglio comunale, annuncia Donida, il bando vedrà l'opposizione di Simone Beretta e Renato Ancorotti pronti a presentare “una serie di emendamenti. Ad una prima lettura – argomenta il coordinatore azzurro - il bando di gara sembra debba concedere un’area per far insediare una struttura paramilitare o un’associazione terroristica, invece che un luogo di culto. Il fatto che i tecnici del comune di Crema abbiano dovuto redigere un bando in questo modo è sintomatico del fatto che ci si aspetti non un luogo di culto, ma un luogo pericoloso”.

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