14-03-2016 ore 10:13 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Luogo di culto in Consiglio comunale, Agazzi si sfoga su Facebook

“Oggi mi tocca rientrare anticipatamente a Crema: è convocato il consiglio comunale per discutere di che cosa? Dell'avviso pubblico per la concessione in diritto di superficie di un'area di proprietà comunale finalizzata alla realizzazione di attrezzature destinate a servizi religiosi, in attuazione delle previsioni del piano dei servizi. Tradotto: centro culturale arabo in arrivo”.

 

Sicurezza e qualità della vita

Scritto in maiuscolo, lo sfogo virtuale di Antonio Agazzi, della lista Servire il cittadino e grande elettore di Forza Italia, arriva su Facebook: “non c'è che dire: una priorità per i cremaschi, una realizzazione di cui - specie nel delicato contesto internazionale attuale - si avvertiva il bisogno, da parte di tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza e la qualità della vita dei nostri concittadini: non sfugga l'amara ironia”.


Accidentale tempistica

Per il consigliere di minoranza è “da notare un piccolo particolare: l'approvazione definitiva della variante al Pgt, comprensiva del piano delle attrezzature religiose - da parte del centro-sinistra di bonaldi - è intervenuta il 18 dicembre 2015, una settimana prima di Natale; il bando per la concessione di un'area pubblica in diritto di superficie per attivare, a Crema, in buona sostanza, un centro culturale islamico sarà votato questa sera - 14 marzo 2016 - a neanche due settimane da Pasqua: tempistica accidentale o deliberatamente ricercata, quella dell'assunzione di tali atti deliberativi a ridosso delle più significative festività cristiane?”

 

Impostazione anti cristiana”

Sul tema, si sono espresse tutte le forze politiche. Sabato la Lega Nord ha ribadito la propria contrarietà con tesi simili, mentre il vescovo di Crema, Oscar Cantoni ha più volte ribadito che i "musulmani sono fratelli da accogliere e riconoscere nella loro dignità". Agazzi è evidentemente in controtendenza rispetto a chi guida la Diocesi:  “Io penso che nulla sia lasciato al caso: l'amministrazione e la maggioranza di Stefania Bonaldi hanno, da tempo, palesato un'impostazione ideologico-culturale, di fatto, anti cristiana: lo si visto anche su altre tematiche dall'inutile registro delle coppie di fatto, alla stanza per il commiato laico, alle condotte ostili, per non dire punitive, nei confronti della scuola cattolica diocesana, la Fondazione manziana. E pensare che, dal mondo cattolico, hanno ricevuto consensi elettorali essenziali per vincere e arrivare al potere. Meditate gente, meditate”, conclude Agazzi.

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