14-01-2017 ore 20:43 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Elezioni a Crema. Autocandidature, tempi tecnici e retroscena. Protagonisti Enrico Zucchi, Forza Italia, Lega e Cinque stelle

Giorni decisamente movimentati in riva al Serio. Dopo l’annuncio del nuovo vescovo e l’arrivo del gelicidio, la cronaca politica ha prepotentemente preso il sopravvento. Veniamo ai fatti. In campo da giovedì mattina ma ufficializzata solo oggi, via mail, dallo stesso interessato, la candidatura di Enrico Zucchi ha sparigliato le carte nel centrodestra cremasco. Nel senso che al momento non è il loro candidato. In sede di trattativa – tutt’altro che facile visti i protagonisti - sosterrà di essere “l’uomo giusto al posto giusto”. È da capire se sia anche “il momento giusto”.

 

Il punto con Forza Italia

Per il coordinatore di Forza Italia Gianmario Donida “è stato un fulmine a ciel sereno. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni – spiega - incontrerò il partito e lo stesso Zucchi, quindi saprò sicuramente dire se è una candidatura che può essere appoggiata dal centrodestra”. Il capogruppo Simone Beretta è fine conoscitore dell’arte politica: “ogni candidatura in grado di unire il centrodestra è ben accetta. L’ho accolta come una candidatura seria come lo possono essere tutte le candidature che uniscono. Possono essere civiche o politiche; del resto si sa, non sono certo per l’antipolitica”. Cosa accadrà? “La candidatura di Zucchi deve essere valutata. Deve avere un suo percorso logico. Bisogna vedere se può essere politicamente condiviso”. Insomma, non proprio una festa di benvenuto.

 

L'attenzione della Lega Nord

Per la Lega Nord quella di Enrico Zucchi “è una candidatura di una personalità importante all’interno della vita di Crema. È fuori di dubbio – spiega il segretario Andrea Agazzi - il fatto che rappresenti parte del mondo imprenditoriale e del mondo civico del territorio e quindi ponga attenzione a livello politico. La Lega seguirà le logiche di partito e i tavoli in corso con i propri alleati". In sostanza, effettuati i passaggi interni - lunedì la chiusura del programma, martedì la ratifica nel direttivo provinciale - il Carroccio fornirà informazioni più dettagliate in materia.

 

Il retroscena

Facciamo un passo indietro. Sino a giovedì mattina, all’interno di Forza Italia i contendenti erano il capogruppo in consiglio comunale Simone Beretta ed il segretario Gianmario Donida, che oggi avrebbe dovuto ricevere l’investitura ufficiale. E l'ok dal partito alla candidatura. Entrambi avrebbero offerto ad Antonio Agazzi, in cambio di un passo indietro, un assessorato e addirittura la carica di vicesindaco. Tra gli Azzurri c'è chi sostiene che l’interessato pare molto poco allettato dalle amministrative cremasche e invece propenso ad attendere il 2018, quando intende ricevere dal partito – per i servigi offerti in tutti questi anni – garanzie per la Regione o per il Parlamento. Fini conoscitori della politica cremasca sostengono che nonostante tutto, alla fine si andrà al ballottaggio. Da una parte Stefania Bonaldi, dall’altra i Cinque Stelle, che a breve sceglieranno il candidato. Come? Attraverso le primarie.

 

I pentastellati

Chiudiamo la fase di commento. Facciamolo con un dato di cronaca. Per Christian di Feo del Movimento 5 stelle, il presidente dell’Ac Crema non è che “il primo avversario politico” col quale confrontarsi. I pentastellati nostrani hanno più volte dichiarato che correranno da soli, sentendosi portatori di un progetto “vincente e concreto”, che li rende “pronti a governare”. In sostanza, non intendono partecipare al “giochino degli apparentamenti tanto per accaparrarsi qualche voto in più”. E pensare che oggi è solo il 14 gennaio.

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