Nel nostro viaggio nelle scuole del Cremasco, abbiamo più volte sottolineato l’importanza degli asili nido, soprattutto in sinergia con la misura regionale Nidi gratis per famiglie con Isee inferiore a 20 mila euro. La crisi ha costretto numerose famiglie a fare i conti con ristrettezze economiche, lavori precari che, spesso, non collimano con la maternità. Oggi, i congedi per maternità si riducono, le mamme si ritrovano a dover rientrare al lavoro sempre più presto e non sempre si può far affidamento sui nonni o sui parenti in generale. È qui che entra in gioco l’asilo nido, luogo sicuro dove lasciare i propri bambini. Un servizio fondamentale, ma costoso. Sono pochi infatti, sul territorio, gli asili nido comunali, pubblici, con posti limitati. Chi non riesce ad entrare qui deve ripiegare sui nidi privati, i quali, tuttavia, sembrano non bastare alle continue richieste di inserimento.
Il pubblico e il privato nel Cremasco
In tutto il territorio cremasco sono solo sette gli asili nido comunali. Si trovano a Spino d’Adda, a Castelleone, a Pandino (Il Girasole di via F. Baracca), a Offanengo (il nido “monsignor Bellino Capetti di via Europa), a Soncino. In una città come Crema sono solo due: in via Dante Alighieri e in via Braguti. Ne abbiamo parlato con l’assessore di competenza, Michele Gennuso. “L’asilo nido offre un servizio educativo e di cura per bambini dai 3 mesi ai 3 anni, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18. Il modello pedagogico ed organizzativo è di ispirazione montessoriana, centrato sul bambino, quale soggetto attivo. Un’idea di bambino piccolo inteso non solo come soggetto dipendente e bisognoso di cure, ma come persona sensibile e capace di comunicare, di concentrarsi, di fare ed interagire con l’ambiente e con le situazioni.
Un nuovo asilo in via Dante
Un bambino in costante interazione con il contesto fisico e sociale che lo circonda, predisposto e interessato alla relazione, desideroso di comunicare e relazionarsi con gli altri bambini e gli adulti, di esplorare e di conoscere. Per quanto riguarda l’asilo nido comunale ogni anno registriamo un numero di domande di iscrizione superiore ai posti disponibili (anche da parte di famiglie di bambini non residenti), pertanto si crea necessariamente una lista d’attesa. In questi mesi stiamo riflettendo sulla realizzazione di un nuovo asilo nido che vada a sostituire l'attuale sede di via Dante/Pesadori. Un asilo nido pensato a misura di bambino per cui abbiamo già fissato nel bilancio delle risorse per la sua costruzione. Al riguardo, nel bilancio 2020 il Comune stanzierà 900 mila euro. Nei mesi trascorsi si sono volute operare talune valutazioni anche rispetto alla possibilità di rilevare la sede di Via Pesadori dalla Fondazione Benefattori Cremaschi e procedere ad un complessivo, totale adeguamento della stessa, circostanza che avrebbe consentito una più razionale e complessiva riqualificazione degli spazi. Gli approfondimenti hanno tuttavia convinto sia la parte tecnica che gli amministratori alla realizzazione di una nuova e più funzionale sede".
I costi e le rette delle strutture in città
“La nostra esperienza – dichiara l’assessore Gennuso- evidenzia che l’iscrivere la propria bambina o il proprio bambino all’asilo nido non è solo una scelta dettata da esigenze lavorative dei genitori, ma è anche una vera scelta educativa, legata alla proposta di un modello pedagogico di qualità. Non conosciamo le rette degli asili nido privati, ma è indubbio che il nido comunale è economicamente più vantaggioso per le fasce più deboli grazie ad un piano tariffario differenziato in base all’Isee. Il Comune gode della misura dei nidi gratis, quindi circa la metà delle famiglie ammesse al servizio paga unicamente la mensa. Il personale viene costantemente aggiornato sul metodo montessoriano e, anche attraverso la coprogettazione, è disponibile un’attività di formazione e accompagnamento per i genitori, attraverso laboratori, incontri, attività a tema”.