13-07-2016 ore 20:41 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Palazzine abusive ai Sabbioni. Agazzi attacca Piloni risponde

Si torna a discutere delle palazzine abusive di via Caprotti, nel quartiere dei Sabbioni. La novità riguarda un botta e risposta tra Antonio Agazzi, consigliere di minoranza e l'amministrazione comunale. “Ho capito perché i cittadini mi segnalano che i gessisti, sabato scorso, hanno lavorato tutto il giorno!" attacca Agazzi: “lunedì 11 luglio - dopo aver segnalato telefonicamente alla polizia lLocale di Crema quanto riferitomi, chiedendo l’effettuazione di un sopralluogo – ho partecipato alla conferenza dei capigruppo in consiglio comunale e apprendo che gli uffici comunali preposti - su mandato dell'amministrazione Piloni-Bonaldi - con l'ausilio di qualificati legali, stanno studiando una soluzione per sanare l'abuso edilizio di via Toffetti-via Caprotti ai Sabbioni”.

 

Lezioni di etica

“È una vergogna! Si creerà un clamoroso precedente, in base al quale chiunque sarà libero, per esempio, di costruire in tutto o in parte - allo stesso modo - su suolo pubblico, contando sul fatto che il comune sanerà l'abuso, se non altro per non danneggiare gli acquirenti. L'importante è che Bonaldi, Piloni, Vailati, Bergamaschi, Coti Zelati… non ci facciano più lezioni di etica amministrativa, magari promuovendo iniziative di concerto con la delegazione cremasca di Libera”.


Basito da tanta doppiezza”

Secondo Agazzi “Crema si è incamminata su una strada scivolosa. In fondo, il principio non è poi tanto diverso da quello in base al quale l'abusivismo imperversa in certe aree del Paese. Complimenti! Se penso che la sinistra ottenne la demolizione del campo di calciotto, in quanto edificato in fascia di rispetto e in previsione di un ipotetico prolungamento della gronda nord, ma pur sempre afferente all’impiantistica pubblica, resto basito da tanta doppiezza”.

 

La versione del Comune

L’assessore Matteo Piloni fa sapere che sulla vicenda di via Caprotti “l'amministrazione si è mossa, fin dalla prima commissione nella quale si è illustrata la situazione lo scorso 14 gennaio, nell'esclusivo interesse di salvaguardare terzi incolpevoli e cioè i cittadini che abitano le case in questione. Il tutto non prima di aver emesso le ordinanze di sospensione prima e di demolizione poi. La volontà dell'amministrazione è quella di trovare una soluzione ad una situazione delicata per i cittadini coinvolti nel pieno rispetto delle leggi, né più né meno”.

 

Agazzi e il calciotto

“Il parallelo con la vicenda del calciotto lascia basiti: paragonare una campetto da calcio alla vita di decine di persone la dice lunga sulla sensibilità e sulla competenza amministrativa del consigliere Agazzi. Infine, le allusioni ad atteggiamenti di leggerezza o tolleranza rispetto ad esempi di abusi edilizi nel Paese le rispediamo al mittente, che invitiamo a rivolgersi alla procura, tra l'altro già a conoscenza di questa vicenda”.

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