13-04-2021 ore 19:00 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Arci san Bernardino: 'da mesi senza alcun ristoro, ora il circolo rischia la chiusura'

“Siamo accanto alle persone più fragili da 75 anni. Ora, però, siamo noi ad avere bisogno di solidarietà. Non solo economica, anche umana. Abbiamo bisogno di sentire vicino la nostra città. Dall'inizio della pandemia siamo rimasti chiusi 10 mesi su 14 senza percepire alcun ristoro e dovendo continuare a sostenere tutti i costi di gestione. Il circolo Arci di san Bernardino rischia la chiusura”. Non usa mezzi termini Franco Bordo. “Il circolo ha sempre svolto un'importante attività dal punto di vista sociale, culturale e ricreativo. Si pensi alle serate d'intrattenimento, o al doposcuola per i più piccoli, alle mostre d'arte o ai corsi di inglese”. È la storia di un presidio importante per l'intera città, colmo di vita, “solidarietà, confronto ed incontro”. I dettami sono scolpiti su una targa appesa al muro per fare in modo che “siano esempio e memoria per le generazioni di oggi e di domani”. “Questa – ha spiegato ancora Bordo – è la nostra speranza. Al momento, però, la situazione è davvero critica. La pandemia ha fermato tutto”.

 

Solidarietà continua

Tranne la solidarietà. Composto da una ventina di volontari e da un unico dipendente, il circolo ha proseguito anche durante la chiusura le attività di raccolta alimentare e di materiale scolastico per i meno fortunati. “Operiamo in collaborazione con la parrocchia e con il Comune”. L'intento è quello di coltivare la speranza anche in mezzo al cemento. “Quando nei mesi estivi ci hanno fatto riaprire – spiega il tesoriere Giorgio Galli – abbiamo approfittato per fare degli investimenti, sistemare lo spazio esterno che è divenuto un punto di riferimento per l'estate di molti cremaschi”. Il circolo era vivo. Poi, con la nuova chiusura, tutte le spese sono state vanificate: “avevamo adeguato ogni spazio alle normative, garantendo il distanziamento sociale, ma ogni sforzo fino ad ora è stato vano. Abbiamo diversi progetti per l'estate. Speriamo di poterli realizzare. Ad oggi anche il tesseramento si è fermato”.

 

Presenze importanti

Al di là della stanza si intravede un telo per le proiezioni. “Qui – ci spiegano alcuni volontari – la gente si ritrovava per vedere le partite o i film sulla Shoah”. Sul muro non passa inosservata l'arte. “Il tocco colorato è opera di Valeria Pozzi”. Poco più in là i colori si mischiano al bianco per descrivere un ambiente ampio e luminoso. “Qui i bambini facevano il doposcuola o i centri estivi”. Ora “lo utilizziamo come deposito per le varie raccolte settimanali”. Il circolo è anche sede di varie realtà associative, tra cui i Pantelù. Il silenzio pesa, ma lascia subito spazio ad un sorriso. “Svolgiamo un ruolo fondamentale per i quartieri: è importante che vi sia un gruppo, che ci si senta uniti”. La consapevolezza è mista al timore di perdere e al coraggio di continuare a provarci . “Siamo volontari: doniamo il tempo per il bene degli altri”.

 

Come contribuire

Ora è tempo di ricambiare. É possibile sostenere l'Arci con una donazione sul conto corrente del circolo Arci san Bernardino Iban IT94T0707656840000000001169 causale contributo straordinario. Si può aderire alla campagna di tesseramento. Infine, un appello è rivolto agli artisti, musicisti, poeti, attori, fotografi: “sosteneteci donandoci una serata, una performance, una mostra. Nei prossimi mesi, quando riapriremo, il vostro contributo potrà essere determinante per il rilancio dell'attività di questa realtà, aperta alla città”.

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