13-02-2015 ore 16:20 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

Ufficio postale di Ombriano. Il sindaco: “la società non considera ipotesi alternative”

“Ho spiegato a Poste Italiane che questa decisone unilaterale incontra il mio totale disappunto e quello della comunità, poiché un’importantissima e popolosa zona della città viene privata di un servizio fondamentale. Dichiarando la mia completa insoddisfazione rispetto all'esito dell'incontro, ho annunciato che investirò immediatamente della questione il livello regionale e nazionale, attraverso o consiglieri regionali ed i parlamentari del territorio, cosa che farò oggi stesso”. Così Stefania Bonaldi dopo l’incontro con i vertici di Poste Italiane, l'ingegner Paolo Rufo, la dottoressa Milena Maggioni e la dottoressa Cattaneo, rispettivamente dirigente provinciale, responsabile regionale comunicazione e delegata locale di Poste Italiane, incentrato sull'ipotesi di chiusura dell'ufficio postale di Ombriano.

 

Rivedere la chiusura

Durante l'incontro il sindaco ha manifestato "fermo e totale disappunto per la decisione" ed in particolare "la revisione del provvedimento di chiusura affinchè il quartiere interessato non sia colpito da un disagio davvero increscioso e intollerabile". Dopo aver richiesto un resoconto dei dati documentali che hanno indotto Poste Italiane ad assumere la decisione, Stefania Bonaldi ha spiegato di aspettarsi che "la scelta non sia definitiva”.

 

La presa in giro

A nulla pare essere servito ricordare come 9 mesi fa la stessa società avesse “garantito che le voci di una eventuale razionalizzazione della sede di Ombriano erano del tutto infondate e fantasiose. Circostanza che oggi valuto una presa in giro nei confronti della sottoscritta, dei consiglieri comunali e della comunità ombrianese”. A ciò si aggiunge una punta di rammarico dovuta al fatto che “le motivazioni ed i criteri di individuazione dei presidi da chiudere non mi sono stati esplicitati se non in modo molto generico e fumoso”.

 

Indietro non si torna

“Gli interlocutori al momento non sembrano nemmeno disponibili a considerare ipotesi alternative e questa mi pare una chiusura tanto netta quanto inaccettabile. Ad esempio – conclude il sindaco Bonaldi – non ritengono di considerare ipotesi di chiusura di un giorno a settimana negli altri uffici postali periferici, al fine di potere distribuire quanto meno il "disservizio" in modo più equo e non penalizzare i soli cittadini residenti ad Ombriano”.

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