12-08-2019 ore 14:39 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Stato di emergenza e calamità naturale, i Comuni cremaschi chiedono aiuti concreti

“Una strategia unitaria per affrontare l’emergenza causata dal nubifragio di mercoledì scorso e ottenere un aiuto concreto dagli organismi sovra comunali, in primo piano Regione e Stato. In altre parole per avere riconosciuto lo stato di emergenza e calamità naturale, richieste già inoltrate agli enti preposti”. Questo l’obiettivo della riunione che stamattina alle 10.30 ha riunito a Casale Cremasco i sindaci dei Comuni coinvolti dal maltempo.

 

La presenza dell’amianto

Durato poco più di un’ora, l’incontro si è concluso con l’accordo di redigere un documento comune da inviare alla Regione. Gli amministratori hanno evidenziato come sia “preoccupante è la situazione legata all’amianto causata da alcuni tetti divelti, ma anche quella dovuta agli alberi interi caduti nel letto del Serio, con la conseguente formazione di una barriera allo scorrere dell’acqua. Danni ingenti sono stati causati a strutture pubbliche, quali scuole e palestre, con ripercussioni negative su bilanci comunali e quindi sugli investimenti per lo sviluppo del territorio, tema sul quale la Regione ha puntato molto e ha impiegato significative risorse. Altrettanto significativo il danno “grave arrecato all’agricoltura, un comparto tra i più importanti nell’economia dei Comuni colpiti dal nubifragio”.

 

I presenti

Hanno partecipato Ferruccio Romanenghi, sindaco di Ricengo, Ernesto Barbaglio, sindaco di Pianengo, Adelio Valerani, sindaco di Camisano, Pasquale Scarpelli, vicesindaco di Sergnano e Giovanni Scandelli e Laura Comandulli rispettivamente vicepresidente e direttore del Parco del Serio. Organizzata dal sindaco Antonio Grassi, ha visto la presenza anche di Luigi Ambrosini e Antonio Moretti, il primo consigliere e il secondo tecnico comunale di Casale.

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