Piano straordinario di investimenti per il trasporto ferroviario che “prevede uno stanziamento di 1 miliardo e 607 milioni per l'acquisto di 160 treni nuovi. Sarà previsto nella legge di assestamento di bilancio, attualmente in commissione, che andrà in aula consiliare il 28 luglio”. Ad annunciarlo è il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni, affiancato dagli assessori regionali Massimo Garavaglia e Alessandro Sorte, dal presidente di Ferrovie nord Milano Andrea Gibelli e dal'amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisé. Immediato il commento del consigliere regionale del Pd Agostino Alloni: “I pendolari delle disastrate linee cremonesi vorrebbero sapere se i nuovi treni arriveranno negli anni tra il 2017 e il 2018 o se invece dovranno attendere il 2030”. Della medesima opinione la consigliera del Movimento 5 Stelle Iolanda Nanni. A suo avviso “si tratta della solita scenografica operazione di marketing elettorale costruita con promesse iperboliche sulle spalle di viaggiatori e pendolari costretti a treni da terzo mondo”.
Contratto di servizio ferroviario
“Di fronte agli enormi disagi dei pendolari – commenta a caldo il consigliere Alloni – Maroni ha giocato la carta dell’acquisto di nuovi treni direttamente da parte di Regione Lombardia. Molto bene, verrebbe da dire. L’acquisto è finanziato dal 2017 al 2032, per un ammontare di 30 milioni nel 2017, 35 nel 2018 e 2019. Questo significa 100 milioni, ovvero 10 nuovi treni, nei primi tre anni e gli altri fra il 2020 e il 2032. Con questo assestamento di bilancio Regione Lombardia esaurisce la sua capacità di fare altri investimenti. Se si fosse seguito, quattro anni fa, il nostro suggerimento di indire una gara europea per il contratto di servizio ferroviario, si sarebbe potuto inserire nel capitolato la possibilità di acquistare il nuovo materiale rotabile a carico del vincitore, attraverso un vero e proprio piano industriale”.
Situazione fuori controllo
"Dopo la debacle estiva del servizio ferroviario e migliaia di pendolari imbestialiti – spiega Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle – arriva la sparata di Maroni che annuncia investimenti per 160 nuovi treni per un ammontare di 1,6 miliardi di euro con un emendamento che vincola il bilancio fino al 2032. A guardar bene le carte, da qui al 2019 lo stanziamento sarà di soli 100 milioni per l'acquisto di 10 treni. Gli altri 150 li vedranno forse i nipoti dei pendolari nel 2050. I giochi di prestigio di Maroni hanno le gambe corte: rimandare al 2032 la soluzione dell'emergenza trasporto pubblico in Lombardia è solo il maldestro tentativo di salvare la faccia di fronte ai pendolari a fine legislatura. In questi quattro anni ha preferito puntare tutto su BreBeMi, Teem e Pedemontana, tenendo la testa sotto la sabbia di fronte agli scandali che hanno investito Ferrovie nord o sugli affidamenti senza gara di Trenord. Ora cerca di correre ai ripari, ma non ci sono i tempi, la situazione del servizio ferroviario regionale è del tutto fuori controllo, ed è l'inevitabile conseguenza delle scelte politiche della giunta leghista”