12-06-2020 ore 18:30 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Crema. Politiche della casa: riaprono gli sportelli Aler, abitare e mediazione abitativa

Nell’ambito delle “politiche della casa” riaprono gli sportelli Aler, quello di mediazione abitativa per gli inquilini Erp e lo sportello casa all’Housing sociale. Lo sportello Aler sarà al primo piano del palazzo comunale da giovedì 18 giugno e per due giovedì al mese dalle 9 alle 12.30 su appuntamento (al numero 0372.41941 o via mail [email protected]). Contestualmente sarà riaperto al pubblico lo Sportello dell’Abitare, “supporto ai cittadini che necessitano di approfondire temi e problemi sulla questione casa, un luogo di ascolto e affiancamento anche per la presentazione di istanze di contributo alle diverse misure di sostegno economico regionali e comunali”. Per appuntamento (numero verde 800642528, mail [email protected]).

 

Mediazione abitativa

Riaprono anche i tre sportelli di mediazione abitativa in viale Europa, via Edallo e via Vittorio Veneto per gli inquilini che alloggiano nelle case Erp. Per appuntamento (numero verde 800 629802 oppure mail [email protected]). Nelle prossime settimane, spiega l’assessore Gennuso, prenderanno avvio due misure di sostegno economico: “Una a favore delle famiglie a basso reddito che vivono in affitto sul libero mercato per rischio di sfratto e l’altra per morosità incolpevole in relazione agli effetti dell’emergenza Covid, grazie alle quali si potrà beneficiare di contributi per sanare questi mancati esborsi alle proprietà ed evitare di restare senza un’abitazione”.

 

Supporto ad affitto e reddito

“Anche per i cittadini che abitano in alloggi di edilizia residenziale pubblica si attiveranno misure di supporto al reddito e al canone di locazione, dal Fondo di solidarietà a quello per le morosità incolpevoli. La nostra politica integrata sulla casa nasce dalla consapevolezza della ricaduta negativa della contingente crisi economica sulle famiglie e sulla necessità di intervenire sul disagio abitativo prima che diventi un più grave disagio sociale”.

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