12-06-2013 ore 18:46 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Chiusura Uffici Postali, monta la protesta a Crema e nel Cremasco. Il sindaco Bonaldi infuriata: "una presa in giro"

Fanno discutere i nuovi orari definiti da Poste Italiane per l'ufficio di Crema: dal 20 giugno al 2 agosto, il giovedì e il venerdì è prevista la chiusura alle 13.45. A partire dal 5 agosto fino al mese di settembre l'apertura solo il mattino. L'Ufficio Stampa di Poste Italiane, nel comunicare tale notizia, aggiunge che "durante le chiusure pomeridiane il servizio sarà garantito dai vicini uffici postali di Lodi (centro) e di Codogno o dagli Uffici Centrali di Cremona".

L'attesa raccomandata
Il sindaco Stefania Bonaldi ha già inviato una lettera formale di protesta: "in primo luogo veniamo a conoscere alla stampa di tali modifiche, senza alcun coinvolgimento o alcuna consultazione o almeno preventiva informazione o confronto. Il direttore di filiale Dr. Ruffo, da me immediatamente contattato via cavo, asserisce di avere mandato una raccomandata la settimana scorsa; ciò non di meno ad oggi tale comunicazione non è ancora sulla mia scrivania e in ogni caso la stessa sarebbe comunque stata tardiva perchè pervenuta a decisioni assunte ed inutile, in quanto atto unilaterale e non aperto ad un confronto con il territorio".

"Un vero e proprio disagio"
"Secondariamente - aggiunge Bonaldi - questa decisione si configura come fortemente penalizzante per una comunità di 35 mila cittadini e per un territorio, quello del comprensorio cremasco, che conta ben 160 mila abitanti e che risulterebbe egualmente penalizzato, in quanto anche gli uffici postali periferici sono chiusi di mattina. Un vero e proprio disagio, anzi, un disservizio, che negli anni passati era limitato al solo mese di agosto, ed oggi viene invece protratto per 75 giorni".

Gli "uffici" fuori luogo
"Una decisione che non riteniamo giusta nè rispettosa per il nostro territorio e per i cittadini che lo abitano, comunque clienti di Poste Italiane. Ancora, le dichiarazioni dell'Ufficio Stampa di Poste Italiane rispetto alla possibilità di fare riferimento agli uffici di Codogno, Lodi o Cremona, paiono quanto meno fuori luogo, dal momento che stiamo parlando di realtà che distano dai 20 ai 40 km da Crema".

"Una presa in giro"
"Confesso che tali affermazioni suonano davvero come una presa in giro per la sottoscritta e per la Comunità che rappresenta, dichiarazioni che paiono assurde e sconsiderate, peraltro rimandando a realtà che, rispetto a Crema ed il cremasco, risultano anche di minori dimensioni e potenzialità, se si considera ad esempio un centro come quello di Codogno".

Il cortese e tempestivo riscontro
Il sindaco di Crema chiede che il provvedimento venga immediatamente ritirato "e si torni ad una gestione dello sportello della città di Crema in linea con l'organizzazione del passato, apertura solo il mattino nel mese di agosto, al fine di non creare un pesante disservizio ad un comprensorio che conta 160 mila abitanti. Resto naturalmente a disposizione per ogni coinvolgimento si ritenesse opportuno in sede di ritiro della succitata, contestata, decisione e attendo, insieme alla mia comunità, un cortese tempestivo riscontro".