Marco Degli Angeli, già consigliere regionale dei Cinque stelle, lancia l’allarme sullo sfruttamento di suolo e sull’inquinamento che sta proliferando in provincia di Cremona. “È evidente da anni - sostiene - che il cremonese, cremasco e casalasco sono stati designati per essere l'immondezaio della Lombardia e non solo. Cosa intendono fare i tre nuovi consiglieri regionali? Quando parlano di collaborazione per il bene del territorio si riferiscono solo ai soliti noti o pensano di attivarsi anche a tutela di chi spesso non ha voce e subisce scelte calate dall'alto? Hanno intenzione di richiedere studi epidemiologici e rivedere il preac, il piano rifiuti e le linee guida autorizzative, stingendo le maglie, per impianti di rifiuti, incenerimento, biomasse, biogas e nuovi allevamenti intensivi? O vogliono lasciare i sindaci ed i cittadini da soli nel fronteggiare le decine di richieste? Il problema non è il dove si vogliono fare questi impianti, non c'è nessuna sindrome Nimby, il problema sono questi impianti e la loro insostenibilità. Loro e del modello di sviluppo basato su una finta economia circolare”.
‘Troppe richieste di impianti’
Interviene sulle crescenti richieste di impianti a biometano e biomassa. “Sono moltissime le richieste autorizzative di nuovi impianti, che dietro l'inganno della sovranitá energetica, e al paravento del prefisso "bio", di fatto stanno condannando le nostre campagne ed nostri paesi ad essere il crocevia e destinazione finale di tonnellate e tonnellate di rifiuti, di forsu, di fanghi e mezzi pesanti per il conferimento. I suoli accumulano azoto. Diventano senza vita (zoe). Le falde si inquinano. L'aria è irrespirabile. Uno stress ambientale e sanitario inaccettabile e che solo ora inizia ad allertare una classe politica che per anni se n'è bellamente fregata di richiedere studi epidemiologici e una programmazione fondata sul reale fabbisogno provinciale e che tenesse conto degli impatti cumulativi”.
‘Chi paga sono i cittadini’
“Fino ad oggi quanti impianti sono stati autorizzati senza coinvolgere cittadini e chiedendo solo compensazioni irrisorie e insensate rispetto agli impatto procurati ad una situazione già compromessa? Fino a ieri in pochi avevano avuto il coraggio di lottare. I nostri sindaci sono stati commissariati dalle aziende. Il sindaco Galimberti parla solo di compensazioni. Bongiovanni ora è in regione, ma la Lega non fiata. Il consigliere comunale/regionale Ventura dovrà chiarire la posizione di Fratelli d'Italia. Il consigliere Piloni, preferisce parlare d'altro e fino a qualche mese era tra quelli che negavano l'esistenza del progetto di 38 nuovi pozzi per lo stoccaggio di Sergnano. Il sindaco Bergamaschi fa finta di nulla e l'ex sindaco Bonaldi, tempo fa, in merito al termovalorizzatore cremonese, che rimarrà in attività per altri nove o dieci anni, si limitava a dichiarare: si tratta di una scelta di natura industriale. Tradotto, noi sindaci abbiamo delegato ad altri le strategie energetiche e di tutela della salute e dell'ambiente e le aziende decidono. Vorrei capire come è stato costituito e chi ha fatto parte dello steering committee del piano energetico (?) che ha deciso il destino della nostra provincia. Chi paga sono i cittadini”.