A due mesi esatti dal voto dell'11 giugno, quali sono le sensazioni di Emanuele Coti Zelati, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà in consiglio comunale? “Credo che i cremaschi abbiano apprezzato il lavoro di questi cinque anni e non abbiano intenzione di ritornare ai tempi della scuola di CL o del milione di euro per l'illuminazione di piazza Duomo. Con Stefania Bonaldi e con la nostra amministrazione, pur con punti ancora da sviluppare completamente - credo che sia corretto essere trasparenti anche in questo - abbiamo dato il via ad un nuovo modo di amministrare nonostante i problemi del bilancio dettati dalle scelte del governo centrale. Questi cinque anni sono stati caratterizzati da scelte ed operazioni lungimiranti che non si esauriscono nell’arco di un solo mandato. Cito ad esempio l’incarico ad un fundraiser, tramite il lavoro del quale la nostra città ha usufruito di centinaia di migliaia di euro di contributi. Con l'eccezione di Rifondazione Comunista abbiamo portato avanti il modello amministrativo e politico del centrosinistra fatto di dialettica schietta o persino dura ma sempre seria e coerente in favore della città. È quello che vogliamo continuare a fare perché è la cosa migliore per Crema”.
Le insidie del voto
“Quali le maggiori insidie del voto? Una buona parte del lavoro che abbiamo compiuto è di quel tipo che "non si vede" o che "non si comunica bene": è stata una scelta consapevole. Ci siamo trovati di fronte al bivio: qualcosa che si vede o qualcosa che serve? Siccome l'alleanza che sta ricandidando Stefania Bonaldi si ritrova anche intorno allo spirito "di servizio" la scelta è stata pressoché immediata. Ecco questo, in termini di campagna elettorale, "paga poco": per esempio razionalizzare la spesa (altissima) del funzionamento della "macchina" comunale - solo nell'ultimo anno abbiamo risparmiato più di quanto aveva fatto la precedente amministrazione in tutti i cinque di mandato - non è "di grido", così come non lo sono l'opera enorme di semplificazione delle società partecipate, la "rianimazione" del Pgt votato dalla precedente amministrazione, la riorganizzazione dei servizi sociali , l'adozione del Piano urbano della mobilità sostenibile. Potrei continuare. Questo può essere un limite anche se, come dicevo prima, ho grande fiducia nei miei concittadini: sapranno cogliere la qualità del lavoro fatto. Parlando invece in termini più squisitamente politici è chiaro che il candidato concorrente è Zucchi; tuttavia i cremaschi avranno notato che la sua candidatura ha provocato più che altro litigi interni al centro destra ora che l'unica cosa che c'è in ballo è la campagna elettorale, figuriamoci se fosse sindaco. Tra l'altro fra gli stessi che con l'amministrazione Bruttomesso hanno fatto prosperare un modo di amministrare, politicamente parlando, quantomeno discutibile”.
La civica mista e strutturata
“Mi ricandiderò? Sì, stiamo completando una lista civica "mista" ossia sostenuta da forze politiche più strutturate - Sinistra Italiana, Art. 1, Campo progressista - ma anche da molta partecipazione di persone, in larga parte giovani, che non hanno nessuna tessera e nemmeno l'interesse a farne una: "La Sinistra con Stefania Bonaldi Sindaca". Credo che sia un bel modello, capace cioè di mettere insieme il meglio delle due parti in un'esperienza che, già ora, appare davvero interessante. In questi cinque anni ho accumulato parecchia esperienza. Essendo in tutte le commissioni ho potuto studiare e comprendere la quasi totalità dei temi che hanno percorso la città in questo quinquennio. Un lavoro impegnativo ma appagante che credo sia utile mettere nuovamente al servizio della mia città e dei miei concittadini”.
La Sinistra e il programma di coalizione
“Qual è il "mio" programma elettorale? Stiamo definendo un programma di coalizione che si è iniziato a costruire con i tavoli di partecipazione che conoscete e come La Sinistra intendiamo dare un apporto su alcuni temi per noi fondamentali: la questione ecologica – ricordo il recente incontro L'aria di Crema: inquinamento, cause e soluzioni - quella del welfare - pensiamo che sia necessario potenziarlo ulteriormente, dopo aver raddoppiato i fondi, anche attraverso lo sviluppo di un approccio strategico come espresso nel convegno sull'Agricoltura sociale - quella del lavoro e della partecipazione. Crema, in questi cinque anni, ha preso una bella rincorsa: le elezioni di giugno sono l'occasione per fare il salto di qualità”.
Il giudizio sulla maggioranza
“Che giudizio mi sento di dare della giunta Bonaldi? Come detto, dopo momento di iniziale incertezza, la macchina ha cominciato a girare e a funzionare bene. Ovviamente ci sono ulteriori spazi di miglioramento - è onesto dirselo e dirlo alla città ma è anche giusto osservare che si può sempre fare meglio e tutto è migliorabile - ma sappiamo come fare e siamo intenzionati a percorrerli per intero”.
Il lavoro della minoranza
“E del lavoro dell'opposizione? Mi sarei aspettato di più: sia in termini di qualità e quantità delle proposte che della critica. Ho avuto l'impressione che siano stati spiazzati dal fatto che le scelte compiute dalla nostra amministrazione siano sempre state basate sul diritto, sulla sperimentazione, sulla razionalità oltre che sull'umiltà di correggersi laddove necessario. Insomma abbiamo condotto questi cinque anni di amministrazione utilizzando il buonsenso: questo ha spuntato tutte le loro armi”.